Finanza locale, il sindaco Domenici: "Necessarie soluzioni transitorie per attuare il federismo fiscale"
Lanciare dalla Toscana una proposta al governo, per definire soluzioni transitorie sul federalismo fiscale che allentino i vincoli alle autonomie locali, strangolate da una situazione ormai insostenibile. E' la proposta del sindaco di Firenze e presidente dell'Anci Leonardo Domenici, intervenuto stamani alla seduta congiunta del Consiglio regionale con il Consiglio delle autonomie locali su tema "L'attuazione del federalismo fiscale in Toscana". "Sappiamo bene ha detto Domenici che la riforma del federalismo fiscale non può più attendere. Gli enti locali sono stretti da un doppio laccio: la diminuzione dei trasferimenti e il totale blocco dell'autonomia finanziaria. Lo sanno bene i Comuni, in questa stagione di discussione dei bilanci. Ma in realtà oggi le prospettive di attuazione dell'articolo 119 della Costituzione sembrano allontanarsi, e si sta facendo strada l'idea che per vedere concretizzato il federalismo fiscale si debba aspettare la riforma costituzionale ora in discussione al Senato". Una prospettiva devastante per gli enti locali: "Per questo afferma Domenici - credo che sia indispensabile individuare regole di transizione, che possano far uscire le autonomie locali da una situazione tanto grave e preoccupante. Condivido quindi l'appello del presidente della Regione Martini, perché dalla Toscana parta una mobilitazione per aprire un tavolo che trovi soluzioni transitorie "."Il sistema funziona solo se esiste il principio di leale collaborazione interistituzionale, mentre oggi assistiamo ad una fortissima spinta centralistica da parte del governo" ha sottolineato Domenici, che ha anche ricordato l'insabbiamento dell'Alta commissione per il federalismo fiscale e la recente sentenza della Corte Costituzionale che, secondo la lettura dell'Anci, definisce l'illegittimità del blocco dell'addizionale Irpef. La sentenza n. 37 infatti, se da un lato afferma che al momento, le Regioni non possono varare la legge istitutiva dei contributi di scopo in mancanza di una legge quadro che tarda a venire, dall'altro sostiene che lo Stato "non può sopprimere o sospendere continuativamente tributi già esistenti senza sostituirli con altri". (ag)