"Mikeforum", stamani il sindaco ospite degli studenti del liceo Michelangelo
Due ore di dialogo e confronto con gli studenti del liceo classico Michelangelo stamani per il sindaco Leonardo Domenici, ospite della nella prima giornata di lavori del "Mikeforum", l'iniziativa di incontro con esponenti della vita sociale, culturale e politica della città organizzata dai ragazzi per tutta la settimana.Dal tema "Firenze nel mondo, il Social Forum, il Movimento per la pace e l'impegno per il terzo mondo", il dibattito si è presto esteso all'identità di Firenze, agli spazi per i giovani, alla non facile convivenza con il turismo di massa.Il sindaco ha per prima cosa sottolineato l'apprezzamento per il "Mikeforum", augurandosi che l'iniziativa possa continuare anche nei prossimi anni, diventando un vero e proprio evento per la città. Poi ha parlato a lungo di globalizzazione, delle ingiustizie sociali, della necessità di riuscire a trovare il modo di incidere concretamente anche su temi che sembrano molto lontani e difficili da affrontare. "La pace va costruita ha detto cercando di eliminare le cause che generano le condizioni che la minacciano: come ad esempio il fondamentalismo islamico, che è una reazione ai processi di globalizzazione che stanno avvenendo nel mondo. La globalizzazione è un fenomeno storico, non possiamo non accettarla: è il tipo di sviluppo che ha avuto, sostanzialmente negativo, che ha accresciuto ed ampliato le disuguaglianze sociali, e che va cambiato". Domenici ha ribadito il ruolo che le città, e Firenze in particolare, possono avere in questo senso, attraverso la costruzione di una vera e propria rete di protezione' fatta di relazioni, di cooperazioni e di progetti che partano dal basso, dal territorio. "Firenze si pone come luogo fisico ed ideale di confronto e di rapporto fra i popoli, fra culture e religioni" ha detto il sindaco, ricordando anche le iniziative avviate in questi anni soprattutto per il Medio Oriente e per la pace. "Il Social Forum Europeo che si è tenuto nel novembre del 2002 ha detto ancora Domenici è stato importante per la nostra città, ha fatto vivere il suo spirito di apertura e di dialogo, nonostante le paure e le polemiche. E' la differenza che c'è fra mercanti e bottegai: fra chi nella nostra storia ha girato il mondo, ha messo in collegamento le civiltà, ha aperto relazioni e rapporti, e chi invece di fronte al nuovo ha una reazione di chiusura, di difesa, una reazione che sembra più facile ma che alla lunga è perdente".Agli studenti che poi rivendicavano luoghi di integrazione e di incontro, portando come esempio lo spazio di piazza Santa Croce, il sindaco ha ricordato che si tratta anche di conciliare le esigenze dei ragazzi con quelle dei residenti, auspicando anche che si possano organizzare incontri ed instaurare un dialogo fra le parti; ed ha ricordato le diverse iniziative dell'amministrazione comunale per i giovani, in particolare per gli spazi della Stazione Leopolda, del centro di vicolo Santa Maria maggiore ora in restauro, del centro di via Mannelli di prossima apertura, dell'Electroplast nel quartiere 4. A chi infine contestava l'eccessiva presenza dei turisti nel centro storico a scapito dei residenti, Domenici ha ricordato la battaglia per la difesa della residenza in centro, per il difficile mantenimento delle attività storiche, per l'introduzione del contributo di scopo. (ag)