Approvate le modifiche al regolamento per il servizio dei taxi, l'assessore Colonna: "La violazione è sempre punita con una multa"

Sanzioni amministrative (da 40 a 500 euro) e provvedimenti di interdizione (diffida, sospensione, decadenza e revoca della licenza) per i trasgressori. Sono queste le principali novità contenute nelle modifiche al regolamento per il servizio taxi (articoli 35, 36 e 37), proposte dalla giunta, approvate oggi in consiglio comunale. Le sanzioni saranno inflitte principalmente dalla Polizia Municipale, cui è demandata la vigilanza, attraverso controlli a campione con cadenza almeno mensile."Il punto cruciale – ha sottolineato l'assessore alle attività produttive Francesco Colonna – è che in nessun caso la violazione al regolamento è ‘gratuita': il tassista paga sempre una multa. Esiste poi una gradazione delle sanzioni accessorie che vanno dalla diffida, alla sospensione, fino al ritiro della licenza. In ogni caso tutte le sanzioni sono state aggravate".Nel dettaglio il provvedimento di diffida, che consiste in un formale richiamo dell'Amministrazione comunale a una più corretta osservanza della disciplina del servizio, scatta quando il tassista effettua un percorso più lungo, e quindi più svantaggioso economicamente per il cliente. Altre cause che fanno scattare la diffida sono l'omissione, su richiesta del cliente, di applicare la riduzione tariffaria prevista oppure il mancato rilascio della ricevuta se richiesta dal cliente, così come la mancata assistenza ai portatori di handicap o il rifiuto di trasportare i supporti necessari alla mobilità per un disabile o aumenti il costo della corsa. Quando il tassista richieda al cliente un corrispettivo maggiore di quello dovuto, in conseguenza dell'uso improprio delle tariffe e dei supplementi. Quando, infine, viene effettuato il servizio con tassametro spento, tranne il caso in cui il tassista dimostri che, a causa di errore nell'avvio del tassametro, al cliente sia stato richiesto esclusivamente il corrispettivo previsto dalla tariffa minima.Il provvedimento di sospensione della licenza (da un minimo di 5 a un massimo di 20 giorni) predisposto dall'Amministrazione comunale, scatta quando il tassista commetta un'infrazione per la quale abbia già ricevuto un provvedimento di diffida. La sospensione da uno a sei mesi entra in vigore nel caso in cui il tassista svolga il servizio con tassametro manomesso o non conforme, oppure guidi in stato di ebbrezza. La sanzione è prevista anche quando il tassista commetta un'infrazione per la quale ha già ricevuto un provvedimento di sospensione. Quando viene commesso lo stesso tipo di violazione, il numero di giorni di sospensione della licenza viene raddoppiato.(fd)