Bilancio 2004, Toccafondi (ApF): «Equilibrio nei conti possibile solo se la Regione attuerà un vero federalismo»
«Sarà possibile arrivare ad un equilibrio di bilancio solo se la Regione Toscana attuerà un vero federalismo». E' quanto sostiene il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Non è vero che le risorse sono diminuite - ha spiegato Toccafondi la Regione, per esempio, nel 2004 potrà spendere 7.900 milioni di euro, il 2% in più rispetto agli anni precedenti. Peccato, però, dalla Regione ai Comuni arrivi poco o niente. La maggioranza di centrosinistra in Regione sembrafederalista solo a parole: per tutti i Comuni della Toscana, la giunta Martini mette a disposizione direttamente circa 300 milioni di euro, ovvero circa il 4,2% delle risorse. Visto che i trasferimenti nazionali a Firenze sono rimasti invariati nonostante la difficile situazione economica, se la Regione facesse la sua parte e il Comune si impegnasse a tagliare alcune spese non ci sarebbe bisogno della "politica dello struzzo"».«Quanto al buco in bilancio di 72 milioni di euro - ha sottolineato l' esponente del centrodestra - il dato non ci sorprende: come abbiamo sempre detto, il livello di spesa del Comune è sempre stato più elevato rispetto alle normali entrate. Fino ad ora siamo riusciti a mantenere un livello di spesa costante con entrate straordinarie come il recupero dell'imposta sulla casa, della tassa sui rifiuti o le alienazioni immobiliari, con l'aumento indiscriminato dei provenenti delle contravvenzioni. Era intento dell' amministrazione proseguire su questa strada fino al 2004 attraverso la vendita aziende partecipate ma qualcosa è andato storto. In questi anni nei nostri bilanci sono sempre mancate entrate strutturali e stabili per circa 25 milioni di euro. E' su questo fronte che bisogna agire». Secondo Toccafondi «questa già difficile situazione finanziaria si è aggravata da quattro anni di gestione dove si è volutamente speso più del possibile. L'operazione di rinegoziazione dei vecchi mutui che ci ha fatto risparmiare qualcosa di interessi negli anni dal 1999 al 2003 ma che ha spostato il problema dal 2004 in poi quando i debiti ci costeranno di più. La situazione si è aggravata anche per le cosiddette "cartolarizzazioni": solo nel bilancio 2004 queste voci erano pari a circa 27 milioni di euro».«La scelta di vendere buona parte del nostro patrimonio immobiliare di prestigio - ha proseguito - ci ha permesso di ripianare i deficit dei bilanci precedenti ma adesso ci troviamo a non avere più la quota di affitti attivi che tutti gli anni entravano nelle casse comunali. A questo si aggiungono le maggiori spese per il personale e le maggiori spese per i servizi esternalizzati con rifiuti e trasporti, che richiedono aumenti per 10 milioni di euro. Anche la "finanza creativa", pensata come rimedio, ha le gambe corte come le bugie: la "tassa di scopo" oppure la "tassa di solidarietà" non hanno fondamento in quanto la Regione Toscana ha già detto di non essere disposta a varare nuove forme di tassazione». (fn)