"L'arte del bambino", la mostra curata dal maestro Mario Lodi al Museo Marini. Un percorso educativo per le scuole fiorentine

La creatività e la fantasia dei bambini, tra primi scarabocchi e coloratissimi disegni, come percorso pedagogico di conoscenza e di crescita intellettiva. Nasce da questa attenzione per l'arte infantile l'iniziativa proposta agli studenti e agli insegnanti delle scuole fiorentine con la mostra "L'arte del bambino", curata dal maestro Mario Lodi e ospitata nella cripta del Museo Marino Marini di piazza San Pancrazio.La mostra è stata presentata stamani alla stampa dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e dallo stesso maestro Mario Lodi, mentre nel pomeriggio si terrà l'inaugurazione ufficiale: la mostra resterà aperta fino al 14 febbraio (da lunedì a sabato, con orario 10-17, chiuso il martedì).E' stato lo stesso Mario Lodi a illustrare i quadri esposti, facendo notare i diversi soggetti raffigurati dai bambini e la loro capacità di dare rappresentazione ai diversi aspetti, a poco a poco scoperti, di se stessi e della realtà. Il maestro ha posto l'accento sulla tendenza dei bambini a usare i colori a proprio piacimento e a disegnare la realtà esterna secondo la propria prospettiva e le proprie conoscenze.La mostra fa parte di un progetto pensato per le scuole materne, elementari e medie inferiori della città all'interno dell'iniziativa delle "Chiavi della città", che ogni anno, attraverso l'assessorato alla pubblica istruzione, propone oltre cento progetti educativi che cercano di rispondere ai nuovi bisogni culturali e formativi sia degli insegnanti che degli studenti."Questa mostra è un'occasione importante per i bambini e per i loro insegnanti, l'opportunità di guardare all'arte infantile come attività pedagogica e come percorso di conoscenza che arricchisce le tradizionali attività educative – ha sottolineato l'assessore Lastri - . E' stato scelto il Museo Marini in quanto museo di arte contemporanea e, al tempo stesso, teatro di laboratori che sono da stimolo per la creatività dei bambini. La mostra, che gli studenti e gli insegnanti fiorentini e dei comuni vicini visiteranno, è il momento culminante di un lavoro condiviso che vede nell'opera di un importante pedagogo come Mario Lodi l'ispirazione per la scuola che vogliamo continuare a costruire e promuovere".Hanno aderito a questa iniziativa 22 scuole materne, 18 elementari e 4 medie inferiori di Firenze, per un totale di 65 classi e 1461 alunni (763 della scuola materna, 516 delle elementari e 182 delle medie inferiori) guidati da 96 insegnati (56 della materna, 34 delle elementari e 6 delle medie inferiori. Le scuole fuori Comune di Firenze sono 3 di Scandicci, 1 di Lastra a Signa e 1 di Sesto Fiorentino."L'arte del bambino" non è solo una raccolta di disegni e pitture, molte delle quali di grandi dimensioni, realizzate dagli allievi di Mario Lodi dagli anni ‘50 agli anni ‘80. Partendo dalla sua esperienza nel campo dell'educazione artistica, Lodi mette in evidenza le risposte "grafiche" alle molte domande, spesso difficili, che il bambino si pone quando vuole rappresentare col segno e con i colori il mondo che sta scoprendo e i suoi sentimenti. I bambini, nei loro disegni, cercano spesso di rappresentare anche delle sensazioni, come la felicità e la paura, ma anche cose immateriali come il profumo dei fiori.Nella mostra sono ordinate cronologicamente, dai primi segni, dagli scarabocchi, fino alla scoperta dell'astrattismo, le opere come documenti della ricerca e quindi della cultura del bambino.La mostra difende il diritto dei bambini, riconosciuto dalla Carta dei diritti del fanciullo, approvata dall'Onu e dal Parlamento italiano, di esprimersi con il linguaggio grafico, che i bambini usano spontaneamente già prima di andare a scuola e il cui sviluppo è collegato con quello della mente. La mostra, dunque, è rivolta ai genitori, agli insegnanti, ai bambini e a tutti coloro che intendono capire e rispettare il mondo dell'infanzia per sviluppare le capacità creative dei bambini.I bambini e gli insegnanti delle scuole fiorentine si sono avvicinati all'"evento" mostra attraverso un percorso di conoscenza e di scoperta dell'arte e della creatività infantile: si tratta dunque di un progetto partecipato e condiviso nello spirito delle "Chiavi della città".Le classi coinvolte nel progetto hanno assistito alla visione di un video prima di visitare la mostra, che presenta le modalità pittoriche dei bambini: se interpretate secondo le regole dell'arte classica si evidenziano nell'espressione del linguaggio grafico infantile "errori" di prospettiva, dovuti alla visione del mondo legata all'età evolutiva. I bambini sono stati "accompagnati" nella scoperta di tutti questi aspetti, in modo da prepararli alla visione della mostra.Domani mattina, invece, alle ore 10 nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio il maestro Mario Lodi terrà agli insegnanti delle scuole fiorentine, una conferenza su "La cultura del bambino" che approfondisce l'itinerario che la mostra propone e facilita quindi la lettura dell'esposizione stessa. E' un'occasione importante di incontro e di conoscenza con il famoso pedagogo e scrittore. La conferenza colloca l'esperienza grafica nel quadro pedagogico dell'intervento educativo dei docenti, tenendo presente che, sin dai primi anni di vita, i bambini cominciano a "raccontare" con gli scarabocchi ciò che hanno scoperto e stanno via via scoprendo del loro mondo. Il Museo Marini organizza, poi, laboratori per genitori e figli in occasione della mostra "L'arte del bambino": tre gli appuntamenti, sabato 31 gennaio (ore 10 e ore 15) con "Segni in libertà" dove i bambini potranno inventare con pennarelli, matite a cera e tempere un divertente "gioco dei segni"; il 7 febbraio (ore 10 e ore 15) e il 14 febbraio (ore 15) "Fuochi d'artificio", con un laboratorio che esplora e fa "esplodere" le potenzialità dei colori, grandi motori dell'espressività artistica. Ciascun incontro (costo 4 euro a partecipante) è condotto da un operatore specializzato e sviluppa un'attività creativa nel laboratorio attrezzato. E' obbligatoria la prenotazione, telefonando al numero 055 219432 (feriali 10-17, chiuso martedì e festivi). Nel sacello della cripta del Museo, poi, l'associazione Vivat (volontari italiani visite artistiche tattili) organizza visite "tattili" per non vedenti, ipovedenti e vedenti alla mostra, in corso fino al 31 gennaio, della scultrice Antonella Tanzini che espone dieci opere. (vp)