GOLD. È stato firmato il documento per i progetti di cooperazione nel Maghreb. Un importante impegno da parte di Regione, Comune e UNDP
Sviluppo economico locale, promozione delle culture nell'ambito del bacino del Mediterraneo, interventi per la lotta alla povertà in Marocco, Libia, Algeria e Tunisia.Sono queste alcune delle finalità del "Documento per il Comitato internazionale per la cooperazione allo sviluppo umano nel Maghreb" che stamani è stato firmato dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini e da Flavia Pansieri responsabile dell'ufficio UNDP (United Nations Development Programme) per le operazioni nei Paesi Arabi per la costituzione del Comitato internazionale a sostegno del GOLD Maghreb.Il documento è stato sottoscritto durante il primo giorno del convegno "Nuove strategie di cooperazione decentrata in campo multilaterale nel Maghreb" che si svolge oggi e domani nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio.Gli obiettivi del GOLD sono di sostenere i Governi, la società civile e il settore privato nei loro sforzi per promuovere un processo di decentramento e di sviluppo partecipato e integrato a livello locale. Appoggiare i processi di sviluppo locale, attraverso un migliore utilizzo delle risorse della cooperazione internazionale e della cooperazione decentrata."Oggi da Firenze emerge ancora una volta l'importanza del ruolo universale delle città e della loro cooperazione, come vera e propria rete di protezione contro le guerre e la violenza ha commentato il sindaco Leonardo Domenici . Iniziative come quella di oggi sono nel solco della tradizione di Firenze come città del dialogo e dello scambio e dimostrano l'attualità del messaggio di Giorgio La Pira, che proprio sul ruolo delle città organizzò un convegno già nel 1955. Certo oggi viviamo in un mondo diverso, ma il tema della pace è ancora centrale". Dopo aver ricordato le tappe del percorso di cooperazione che vedono come protagoniste le città euro-mediterranee (l'ultima a Livorno nell'ottobre scorso), il sindaco ha ribadito anche l'impegno dell'Anci per la creazione di una piattaforma permanente di cooperazione degli enti locali del mediterraneo. "L'impegno di tutti noi, come ha recentemente rilevato il commissario europeo Romano Prodi, ha come obiettivo la prosperità e la stabilità dell'area euro-mediterranea. Con il progetto Gold Maghreb possiamo dare un quadro di riferimento comune per le città che intendono contribuire allo sviluppo economico e sociale dei paesi mediterranei".Nel corso della giornata il sindaco Domenici ha incontrato le delegazioni di Libia e Marocco.I rappresentanti della Libia hanno chiesto al sindaco di intervenire per la realizzazione di tre progetti di cooperazione e per un reciproco scambio di esperienze ed attività lavorative.In particolare per un moderno ospedale a Tobruk (per il quale il sindaco ha già incaricato l'assessore Cioni), per uno scambio culturale e di collaborazione col consolato di Bengasi (è stato subito coinvolto l'assessore Siliani) e per la partecipazione di un gruppo di imprenditori fiorentini ad un importante fiera che si svolge in Libia (saranno presi contatti con la Camera di Commercio).I delegati del Marocco hanno invitato il sindaco per un convegno che si terrà nel Paese del Maghreb probabilmente alla fine di marzo."La Regione ha sottolineato il presidente Claudio Martini negli ultimi anni ha attivato rapporti sempre più stretti con i Paesi della riva sud del Mediterraneo, sostanzialmente per due ragioni: per sviluppare progetti nei quali noi mettiamo a disposizioni nostre conoscenze e risorse e soprattutto per agevolare l'integrazione tra le comunità locali e quelle maghrebine presenti nel nostro territorio. Si parte da qui, da Firenze e dalla Toscana, quasi a voler sottolineare la grande attenzione che la nostra regione ha da sempre mostrato verso i temi della cooperazione internazionale. Mi auguro che anche altri paesi e regioni dell'Unione Europea possano interessarsi allo sviluppo di progetti di cooperazione decentrata con i paesi dell'area maghrebina, un'area strategica di enorme importanza".Il progetto GOLD rappresenta, dunque, un rapporto di partenariato in cui i diversi soggetti partono da un piano di parità."Il progetto GOLD dell'UNDP prevede progetti di cooperazione nell'ambito del decentramento del governo centrale sul territorio, in ambito locale, in quattro Paesi molto difficili e diversi tra loro ha commentato l'assessore alla cooperazione nei Paesi in via di sviluppo Simone Siliani . L'elemento importante è che gli Enti locali, sia italiani che del bacino del Mediterraneo, affiancheranno l'agenzia delle Nazioni Unite nella negoziazione con gli stati e le città per la definizione dei singoli progetti. Generalmente l'attività di negoziazione viene svolta tra le Nazioni Unite e i singoli Stati, bypassando, spesso le singole città, province e regioni. In questo caso, invece, i soggetti del territorio diventano protagonisti in un programma di cooperazione decentrata e di politica internazionale".Hanno partecipato alla prima giornata di lavori più di duecento persone in rappresentanza delle delegazioni di Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, di una quindicina di città italiane (come Roma, Milano, Napoli, Genova, La Spezia e Lucca), di una quindicina fra province e regioni, di alcune città straniere (Marsiglia in Francia, Sousse in Tunisia, Tangeri in Marocco, Nea Chaikidona e Psychiko in Grecia), oltre che ad associazioni di volontariato (Legambiente, Emergency e misericordie) ed organizzazioni internazionali (OMS, UNDP e UNOPS).Segue in allegato il testo del documento sottoscritto dalla Regione Toscana, il Comune di Firenze e l'United Nations Development Programme. (uc)Documento per il Comitato internazionale per la cooperazione allo sviluppo umano nel Maghreb.Considerato che l'United Nations Development Programme (di seguito indicato come UNDP), attraverso il suo Trust Fund Anti Poverty Partnership Initiatives (di seguito denominato APPI) ha in corso diverse iniziative di cooperazione che si propongono di dare appoggio alle politiche nazionali di sviluppo che intendono perseguire gli obiettivi del millennio e la riduzione della povertà e dell'esclusione sociale, promuovendo attività che adottano metodologie di lavoro territoriale, integrato e partecipato e che si basano su un forte protagonismo delle comunità locali e della cooperazione decentrata allo sviluppo umano; nell'ambito di APPI, è stato attivato:- una Management Unit basata in Roma- un servizio alla cooperazione decentrata denominato "EDINFODEC", che si avvale della collaborazione dell'UNOPS- un programma per la diffusione delle innovazioni denominato "IDEASS" eseguito dall'UNOPS;- una strategia di collegamento tra Università del sud e del nord e programmi di cooperazione allo sviluppo umano denominata "Rete Universitas", che si serve della collaborazione dell'OMS, dell'UNESCO, dell'OIL, dell'UNOPS e di altre Organizzazioni Internazionali, nonché del Segretariato Internazionale per lo Sviluppo Umano e il Governo Democratico basato presso l'Università di York in Canada; la Regione Toscana ed il Comune di Firenze sono particolarmente interessati a promuovere iniziative di collaborazione euromediterranea per uno sviluppo equo, pacifico e democratico e, sulla base della loro prolungata esperienza di cooperazione decentrata in campo multilaterale, si sono fatti promotori della costituzione di un Comitato internazionale per la cooperazione allo sviluppo umano nel Maghreb, di seguito indicato come il Comitato; la composizione iniziale del comitato, che è aperto all'adesione di altri enti territoriali, è indicata nell'Allegato 1; il Comitato è interessato a promuovere la collaborazione con l'UNDP per realizzare nel Maghreb iniziative di cooperazione decentrata allo sviluppo umano e per sostenere l'internazionalizzazione dello sviluppo locale, ampliando ed intensificando le opportunità dei diversi soggetti del territorio interessati a stabilire relazioni economiche, scientifiche, tecnologiche, culturali, commerciali, formative e solidaristiche con gli attori pubblici e privati di altri Paesi; Il Comitato è specificamente interessato a partecipare alla definizione e realizzazione del Programma Gold/Maghreb in collaborazione con l'UNDP;si conviene quanto segue:Programma GOLD Maghreb.Il Comitato collaborerà all'Assistenza Preparatoria per il Programma di cooperazione denominato GOLD Maghreb, gestito dall'UNDP.Il Comitato parteciperà, con propri rappresentanti, agli incontri del Coordinamento internazionale del GOLD Maghreb ed alle Riunioni Tripartite nei Paesi, che si terranno periodicamente per discutere gli orientamenti generali del Programma, valutare l'andamento delle attività ed approvarne i documenti rilevanti.Gli Enti che aderiscono al Comitato s'impegnano a mobilitare risorse umane, materiali e finanziarie per dare appoggio al programma GOLD Maghreb. L'uso di tali risorse sarà concordato con UNDP attraverso specifici accordi di progetto, come specificato più avanti.Il Comitato si propone di agire di concerto con l'UNDP per estendere la partecipazione al GOLD Maghreb di altre Regioni, Enti Locali e loro attori sociali e per gli aspetti di visibilità dell'iniziativa;Nei piani d'azione dell'assistenza preparatoria e del Programma GOLD Maghreb saranno indicate le attività e il loro rispettivo finanziamento, che potrà provenire:- dalle risorse del Trust Fund APPI, inclusi i contributi degli Enti del Comitato- dalle risorse messe a disposizione da parte degli attori nazionali- dalle risorse aggiuntive mobilitate- dalle risorse mobilitate dagli Enti del Comitato e gestite in forma diretta o affidata a propri fiduciari o affidate alla gestione dell'UNDP- dalle risorse mobilitate da altre Organizzazioni Internazionali e collegate al GOLDL'utilizzazione delle risorse mobilitate dagli Enti del Comitato sarà definita di comune accordo tra gli Enti, l'UNDP e le autorità dei paesi interessati.In qualunque caso, è inteso che UNDP è tenuto all'esecuzione delle attività di cui sopra solo nella misura delle risorse effettivamente ricevuteUNDP svolgerà le attività di cui sopra in conformità con le proprie norme e regolamentazioni finanziarie interne o con le altre procedure applicabili.Questa lettera d'intenti sarà integrata da accordi specifici di progetto tra l'UNDP, il Comitato e ogni ente del comitato che renda disponibili risorse aggiuntive, al fine di dettagliare i piani di azione per l'utilizzazione di tali risorse.Gruppo Operativo CongiuntoSi costituisce un gruppo operativo congiunto tra rappresentanti di APPI e del Comitato, che avrà il compito di definire il piano d'azione dettagliato per dare corso al presente Memorandum.