Legge elettorale regionale, Toccafondi (ApF): «I DS sbagliano, l'indicazione della preferenza rafforza la partecipazione democratica»

«I DS da una parte propongono nuove forme di democrazia, il voto agli immigrati, i "momenti di ascolto" dei cittadini, la richiesta di allargare il voto attivo e passivo, facendoci credere che la loro prima preoccupazione sia quella di aumentare la partecipazione democratica alla vita politica ma, nello stesso momento, gli stessi personaggi chiedono di eliminare l'indicazione della preferenza dalla nuova legge elettorale regionale. Così sarà il partito a designare i candidati che saranno eletti, con il meccanismo dell'ordine di lista». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi.«I DS a livello locale o nazionale- ha sottolineato Toccafondi - hanno sempre detto che attraverso la democrazia partecipativa o l'estensione del voto si rafforza il reale potere di controllo dei cittadini e quindi la democrazia stessa. Poi, eliminando la possibilità di scegliersi i propri rappresentanti, gli stessi esponenti diessini ribadiscono invece che la democrazia è salva argomentando la scelta affermando che siamo gli ultimi in Europa ad aver mantenuto la preferenza. La proposta, nei metodi e nei tempi nella quale è stata elaborata, evidenzia che esiste una larga maggioranza dei politici, locali o nazionali, che non si rendono conto di cadere in contraddizioni tali da smascherare immediatamente le loro reali intenzioni. Il rischio, del tutto evidente, è che non facendo più politica vera, per il popolo, si lancino proposte buone solo per tornaconto elettorale personale, come la proposta di eliminare le preferenze. Fare politica così, però, non permette di affrontare i veri problemi e fa perdere credibilità alla politica. Perché allora la quasi totalità dei consiglieri regionali dei DS voterebbero l'abolizione delle preferenze? Forse perché quasi tutti alle prossime elezioni non sarebbero riconfermati?». (fn)