Margherita, interviene Gianni Conti: «Né unità né rottura»
Questo il testo dell'intervento del consigliere Gianni Conti:«Il 2004 sarà l'anno dei congressi per la Margherita. A Fine gennaio si terrà quello regionale che, sin d'ora, si preannuncia vivace ed appassionato, specialmente perché dovrà individuare nuove regole di gestione interna, oltre ché darsi una chiara linea politica e una nuova struttura organizzativa.Notevole è l'importanza che viene ad assumere il nuovo Segretario Regionale, soprattutto se sarà, come sembra molto probabile, l'On. Lapo Pistelli, membro della Dirigenza nazionale della Margherita. E' nota la polemica sull'opportunità politica che un esponente di primo piano si "distragga" dall'impegno europeo sollevata dall'On. Rosy Bindi. Personalmente non nutro nessuna perplessità sulle capacità dell'ex popolare Pistelli ad assolvere il doppio incarico nazionale e regionale, dopotutto non è ancora il Ministro degli Esteri. Casomai, il problema è un altro. La Margherita, oggi, senza volerlo, è diventata la "centralità" del centro sinistra, e l'ago della bilancia nelle istituzioni delle "regioni rosse". Senza la Margherita di oggi, come senza il PSI di ieri, non si governano alcune regioni, quali: la toscana, l'emilia romagna, l'umbria e forse le marche. Stando così le cose, il pericolo maggiore diventa la cortigianeria. Tutti vorranno stare a corte. Ogni tanto occorrerebbe ricordare Piero Gobetti:" non è tanto che Mussolini abbia vocazione alla tirannide, quanto moltissimi italiani alla servitù." Comunque la battaglia cosiddetta di toscana, avrà Firenze come protagonista. Il capoluogo ha sempre dato il "la" alla vita politica regionale, nella buona e nella cattiva sorte. La Margherita dovrà dare una risposta ufficiale in tempi brevi al nuovo statuto regionale; si o no senza ambiguità, all'abolizione della preferenza, oltreché al ventilato allargamento del consiglio regionale. E poi, delineare un progetto per la toscana dei prossimi anni, senza delegare in tutto la sinistra democratica. Anche se la congiuntura attuale non sembra destare preoccupazioni, la coalizione manca di esaurienti risposte sul piano "strutturale" nel comparto più significativo, quello turistico e terziario. La presenza massiccia e spesso "invadente" dell'Alta Velocità, richiede inoltre una vigorosa tutela dell'ambiente, in grado di completare i necessari interventi tesi ad assicurare le indispensabili infrastrutture, a cominciare da un sistema di trasporto, in particolare in favore dei lavoratori pendolari, che assicuri ampia mobilità interna nei collegamenti regionali e nazionali, e servizi sociali adeguati ed efficienti. Dunque, non solo occorrono sindaci nella provincia, ma anche proposte e progetti innovativi per dare alla toscana un ampio respiro europeo».(fn)