Commemorato lo scrittore Vasco Pratolini
Con la deposizione di una corona di alloro sulla sua tomba al cimitero di San Miniato l'amministrazione ha commemorato lo scrittore Vasco Pratolini, scomparso 13 anni fa. Il Comune era rappresentato dalla consigliera Susanna Agostini.«Abbiamo voluto ricordare questo nostro grande scrittore - ha detto l'Agostini - dallo stile semplice, così aderente e vicino alla realtà, capace di "ascoltare" le storie delle persone che incontrava. Nei suoi romanzi Pratolini è riuscito a descrivere puntualmente le aspirazioni della gente comune e di farcene percepire, ancora oggi, i bisogni».«Come altri scrittori neorealisti a lui contemporanei - ha concluso - Pratolini aveva un'inclinazione verso il popolo, e verso il popolo fiorentino in particolare, il soggetto principale della maggior parte dei suoi romanzi. Popolana del resto era la sua estrazione. Nato in un quartiere di Firenze nel 1913, Pratolini perse la madre molto piccolo, vivendo così con i nonni materni e, in seguito, da solo, lavorò come operaio in una bottega di tipografi. Ma fu anche cameriere, venditore ambulante e rappresentante. Mentre Pratolini osservava i gesti e le parole, le abitudini della gente di quartiere che poi avrebbe fatto parlare nei suoi romanzi, andava formando piano piano da autodidatta la propria cultura letteraria. Letture disordinate, che rispondevano a un'unica vocazione: diventare scrittore». (fn)