Venti candeline per l'Università dell'Età libera. Oggi l'inaugurazione dell'anno accademico 2003-2004. L'assessore Lastri: "Un'importante opportunità di formazione e di socializzazione per i cittadini"
L'Università dell'Età Libera compie venti anni. Un compleanno importante che viene celebrato con la pubblicazione di uno studio, realizzato dall'Università di Firenze sui venti anni di attività di questa istituzione ormai diventata un fiore all'occhiello per la città. Il volume e i dati sull'anno accademico 2003-2004, che sarà inaugurato oggi pomeriggio nel Salone dei Cinquecento, sono stati presentati dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e dai curatori della ricerca Paolo Federighi e Federica Baldi."L'Università dell'Età Libera è stata istituita nel 1983 dal Comune con la collaborazione dell'Ateneo fiorentino ha spiegato l'assessore Lastri per rispondere alla crescente domanda di formazione connessa ai nuovi assetti demografici, ai problemi dell'invecchiamento della popolazione e per programmare nuove forme specifiche di aggiornamento e formazione culturale". Dal Novembre 2000, con il passaggio della delega dall'assessorato alla cultura a quello dell'istruzione, l'Università dell'Età Libera si configura come un servizio di educazione permanente non formale all'interno delle attività di lifelong learning. "In venti anni di attività ha continuato l'assessore Lastri sono stati oltre 60.000 i cittadini fiorentini ma non solo che hanno partecipato ai corsi". In questo periodo poi l'ufficio ha raccolto dati e informazioni utili per migliorare ed ampliare la programmazione degli interventi e che hanno dato l'input a una riflessione su questo modello di formazione per capire quali siano le prospettive all'interno delle nuove normative europee. "I risultati dello studio ha spiegato Federighi - testimoniano che il modello di organizzazione del servizio è ancora attuale e apprezzato dalla popolazione tanto che l'utenza è triplicata, che ci sono prospettive di evoluzione, soprattutto qualitative, e che nel corso degli anni questa esperienza ha ampliato il campo di azione cercando di assolvere a nuove funzioni, anche attraverso la possibilità d'integrazione con altri soggetti e l'allargamento dell'offerta formativa nel campo dell'educazione degli adulti".Il testo presenta un'analisi a partire dalle finalità per cui è nato il servizio con un excursus storico, indicando nei vari paragrafi l'evoluzione, il modello organizzativo, il tessuto di relazioni che oltre all'Università degli Studi, coinvolge anche associazioni culturali ed enti come la Scuola di Musica di Fiesole, Il Centro Culturale per lo Studio dell'Arte Grafica "Il Bisonte", l'Istituto d'Arte e il Liceo Artistico "Leon Battisti Alberti", per arrivare ad un esame del nuovo sistema non formale di educazione degli adulti "I circoli di studio" che è stato introdotto in via sperimentale nelle attività dell'assessorato Pubblica Istruzione di Firenze, a partire da gennaio 2002.Nel volume vengono poi analizzati i dati di sintesi di cui si forniscono alcune indicazioni: la fascia di età più rappresentativa è compresa tra 61-70 anni (circa 40%) seguita da quella compresa tra i 71 e gli 80 anni (circa 31%). Per quanto riguarda i titoli di studio posseduti, circa il 50% è in possesso del diploma di scuola media superiore, il 25% del diploma di laurea ed il 20% della scuola media inferiore, mentre l'attività professionale attuale è prevalentemente quella del pensionato (70%) e della casalinga (14%). Particolarmente interessanti sono i dati relativi alla posizione degli utenti prima della pensione, dai quali si desume come l'Università dell'Età Libera nel corso di questi anni, si sia caratterizzata come offerta principalmente accessibile per cittadini che svolgono lavoro intellettuale. Il 63% degli iscritti appartiene a categorie quali: impiegati (33%), insegnanti (21%), dirigenti (9%), mentre le categorie meno rappresentative sono quelle dei disoccupati e degli operai (complessivamente meno dell'1,5%). Questi dati evidenziano che l'offerta formativa della Università dell'Età Libera raggiunge un pubblico a domanda di formazione e cultura medio-alta .Per quanto riguarda l'anno accademico 2003/2004, il programma è come di consueto molto ricco e articolato: sono ben 63 i corsi di ascolto e 26 i laboratori. I corsi sono monografici, di 20 e 10 ore, tenuti da docenti dell'Università degli Studi e da cultori della materia, e affrontano varie discipline: dalla storia alla storia dell'arte, dalla medicina al cinema, dal teatro alla letteratura passando per la filosofia e la psicologia. Particolare attenzione è stata riservata quest'anno nell'area umanistica alle donne: tre corsi "Le donne filosofe, Le donne di pietra, Scritture in giallo al femminile" sono loro dedicati. Nell'area tecnologica si segnala il corso dedicato all'acqua. Per quanto riguarda i laboratori sono confermate le discipline pittoriche, modellato, incisione e arti minori, informatica, arte floreale, teatro e coro. Due importanti novità: due corsi presso il Liceo Artistico sperimentano l'orario serale, anziché il pomeriggio; di nuova istituzione "Lezioni al Museo", lezioni e visite all'interno del Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio.Le iscrizioni sono ancora in corso presso la sede dell'Università dell'Età libera, vicolo di Santa Maria Maggiore 1 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, nei giorni del martedì e giovedì l'ufficio è aperto anche dalle 15 alle 17. Per ulteriori informazioni si può telefonare ai numeri 055/2767916-928-937-938-939. Le iscrizioni termineranno il 31 gennaio: per adesso sono già 2.390 gli iscritti di cui 370 nuove leve. "Questi numeri ha ribadito l'assessore Lastri testimoniano il gradimento riscosso dal servizio. Un'opportunità che risponde sia alle esigenze di formazione ed educazione dei cittadini ma anche a quelle di socializzazione molto sentite soprattutto nella terza età". Entrando nel dettaglio dei corsi scelti, risultano preferiti i temi che riguardano la storia della città nei suoi vari aspetti: storici, artistici, letterari, architettonici, musicali e di costume. I corsi che hanno avuto il maggior numero di iscrizioni sono infatti: "Quando Firenze era capitale", "La scultura a Firenze da Arnolfo di Cambio a Donatello", "Capolavori dell'architettura fiorentina", "Itinerari decameroniani", "La musica a Firenze". Confermato anche il gradimento dei corsi di psicologia, comunicazione e conoscenza di sé. Molte le sedi in cui si svolgono le lezioni e i laboratori: dal cinema Alferi al Teatro di Rifredi, dall'Educatorio del Fuligno alla sala convegni della Cassa di Risparmio, dal Teatro le Laudi all'Istituto di Arte di Porta Romana e via dicendo.Oggi pomeriggio alle 17 è prevista l'inaugurazione ufficiale dell'anno accademico 2003-2004 nel Salone dei Cinquecento con l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e nel corso della conferenza verrà proiettato il filmato "Giorgio La Pira: Epistole ai potenti" a cura di Giovanni Errera, docente del corso "Storie del 900" presso l'Università dell'Età Libera. (mf)