Via libera della giunta al Piano territoriale degli orari della città. Il "tempo" come strumento per promuovere la qualità della vita

Nasce il Piano territoriale degli orari della città, in applicazione della legge n. 53 del 2000 in materia di congedi parentali; approvato dalla giunta di Palazzo Vecchio, ora il Piano dovrà passare l'iter consiliare."La logica del Piano è di coordinare gli orari dei diversi servizi, in modo da agevolare la vita dei cittadini – ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione e politiche dei tempi Daniela Lastri –, migliorandone la qualità. Il Piano territoriale servirà a garantire maggiore funzionalità per Firenze".Questo perché la qualità della vita in città è fatta non solo da infrastrutture e servizi efficienti, ma è anche il risultato di una fitta e complessa rete di relazioni dove i tempi e gli orari giocano un ruolo importante. Per questo il Comune di Firenze sin dal 1997 si è dotato, nell'ambito dell'assessorato alla pubblica istruzione che ha la delega alle politiche dei tempi, di un Ufficio tempi e spazi (coordinato da Cristina Bevilacqua) che ha introdotto e praticato un metodo innovativo di progettazione di politiche per la città, attraverso l'attivazione e il coinvolgimento dei soggetti sociali, assumendo la dimensione temporale come uno degli elementi costitutivi della qualità dei servizi e inserendo un approccio temporale nella progettazione degli spazi.Da questo lavoro, che ha coinvolto tutti gli assessorati competenti in un gruppo di coordinamento, è nato il Piano territoriale degli orari della città che è stato approvato dalla giunta comunale di Palazzo Vecchio e che contiene politiche, indirizzi e linee progettuali. Il Piano si coordinerà fra gli assessorati, i quartieri e le associazioni di categoria e in futuro è previsto anche il Forum delle Associazioni."Il Piano, che è una sorta di laboratorio in continua evoluzione, oltre a raccogliere con un filo conduttore generale i progetti già realizzati e i risultati finora ottenuti – ha proseguito l'assessore – servirà per accelerare la riorganizzazione del sistema cittadino dei tempi e degli orari in modo tale che possa rispondere alle aspettative di qualità della vita delle donne, degli uomini e dei bambini".Nell'ambito del Piano è stato inserito l'Osservatorio permanente sui tempi della città che raccoglie 28 banche dati, indagini e ricerche che permettono di verificare gli esiti delle novità introdotte con le modifiche degli orari dei servizi pubblici, delle scuole, dei negozi e delle diverse attività della città.Il Piano comprenderà sette organismi: il Gruppo di Coordinamento e Indirizzo Interassessorile; l'Osservatorio sulle politiche dei tempi; il Tavolo di concertazione; il Forum delle associazioni; i Gruppi di lavoro; il Tavolo tecnico presso la Prefettura; gli Organismi e gli strumenti di quartiere."Il Piano, essendo un laboratorio in continuo movimento, – ha commentato Cristina Bevilacqua – è suscettibile di aggiustamenti, di suggerimenti poiché è un lavoro fatto in comune tra diversi soggetti. Finora sono stati realizzati 12 progetti ed in prospettiva abbiamo anche l'utilizzo delle strutture scolastiche in orario extra-scolastico".Tra i progetti che sono già stati avviati ci sono la modifica degli orari scolastici e i nuovi servizi per le famiglie, l'ampliamento degli orari dei servizi comunali, le banche del tempo, l'utilizzo degli spazi scolastici in orario extracurriculare, i percorsi pedonali sicuri per i bambini nel tragitto casa-scuola, la rete degli sportelli informativi per gli studenti degli istituti superiori, l'iniziativa del Giovedì del cittadino che prevede l'apertura mattina e pomeriggio con orari più lunghi e in contemporanea di circa 100 uffici di 22 enti pubblici in questo giorno della settimana.Partendo dai progetti già realizzati con il Piano, l'Amministrazione darà nuovi "input" perché la gestione del tempo sia sempre di più un elemento qualificante della vita in città. Si tratterà, quindi, di promuovere, a partire dal mondo della scuola, l'aumento del numero delle linee di trasporto scolastiche, di estendere il numero delle scuole che modificano gli orari (finora sono 58 su 135 dalle materne alle medie superiori sia pubbliche che private), di garantire i servizi di pre e post scuola a tutte le elementari dove esiste una richiesta da parte delle famiglie, di valorizzare i percorsi pedonali con cui i bambini possono raggiungere da soli le scuole (tra breve ne saranno inaugurati altri due), di studiare l'ampliamento del servizio di scuolabus e di lavorare a realizzare una città più a misura di bambino.Nel campo della pubblica amministrazione, invece, si mirerà a realizzare fasce di apertura più ampie degli sportelli al pubblico, riorganizzare il lavoro in modo da risparmiare tempo, semplificare le procedure per evitare l'eccesso di burocrazia. Sul fronte del commercio, invece, si dovrà proseguire la concertazione tra i diversi soggetti dell'area metropolitana interessati alla pianificazione degli orari del commercio. Per quanto riguarda gli orari di lavoro, si prevede di promuovere le opportunità offerte dalla legge 53/00 e di prevedere azioni positive per la flessibilità dell'orario volte a conciliare il tempo di vita e di lavoro.Non poteva mancare il "tempo della mobilità" con l'incentivazione della mobilità sostenibile per ridurre il traffico, il rilancio del trasporto collettivo pubblico su gomma, migliorando cadenze e orari dei passaggi, l'avvio di una prima sperimentazione del car-pooling per gli spostamenti casa-lavoro e una serie di altre iniziative innovative che verranno sviluppate in accordo con gli assessorati competenti. (vp+uc)