La popolazione a Firenze: il profilo demografico della città e gli scenari verso il 2021
Crescono le famiglie unipersonali, spesso rappresentate da donne anziane e vedove, il 4% della popolazione è costituito da cittadini stranieri, continua il processo di invecchiamento della popolazione (nel 2001 ad ogni 100 residenti di età inferiore ai 15 anni corrispondono 236 persone di età superiore ai 64 anni) e si conferma la bassa fecondità, sia pure con un lieve accenno di ripresa. Il saldo migratorio pur positivo, infatti, non controbilancia il deficit causato dal surplus dei decessi sulle nascite.Sono questi i dati principali che fotografano la popolazione a Firenze e il profilo demografico della città, che è illustrato nello studio realizzato dall'ufficio Statistica del Comune, in collaborazione con il dipartimento di statistica "Giuseppe Parenti" dell'ateneo fiorentino, con il quale è stata avviata una convenzione per il progetto di costruzione di un modello demografico di Firenze. Il volume è stato presentato oggi in occasione del convegno "La popolazione a Firenze" aperto dalla relazione dell'assessore alla statistica Elisabetta Tesi e concluso da quella dell'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti."Quello di oggi è l'appuntamento più importante ha sottolineato l'assessore Tesi - dopo cinque occasioni nelle quali abbiamo presentato ricerche e dati statistici su argomenti di rilievo, tra cui la rilevazione dei prezzi al consumo, le forze lavoro e gli incidenti stradali, perché la conoscenza delle caratteristiche della popolazione, tramite lo studio demografico, è un punto di partenza imprescindibile per l'amministratore che vuole porre le basi per una politica dello sviluppo calibrata sulla realtà socio-demografica ed economica della città. Questi dati, poi, sono un patrimonio che vogliamo condividere con i nostri cittadini perché si raggiunga una consapevolezza comune di come è fatta la nostra città". L'assessore Tesi ha ribadito dunque che la conoscenza dei fenomeni demografici "è indispensabile per impostare politiche adeguate al futuro della città, a cominciare dal Piano strutturale di Firenze, lo strumento fondamentale della programmazione territoriale, ma anche l'ambiente, la mobilità, l'istruzione e tanti altri campi di azione".All'interno della città esistono realtà demografiche differenziate e per analizzare questi diversi aspetti territoriali lo studio si è concentrato sui quartieri. E' il centro che presenta la più alta percentuale di famiglie unipersonali, mentre l'Isolotto-Legnaia e Rifredi Le Piagge sono i quartieri con la maggiore quota di famiglie con figli.Fra gli aspetti che stanno cambiando le caratteristiche demografiche della città, i movimenti migratori costituiscono indubbiamente un elemento di notevole importanza, ormai oltre il 4% della popolazione è costituito da cittadini stranieri, con una incidenza che aumenta nel tempo. Attualmente gli immigrati stranieri costituiscono poco più di un quarto delle immigrazioni complessive. Le famiglie "straniere" senza nucleo sono oltre il 50%, ovvero più della metà fanno parte della tipologia unipersonale, a significare che l'immigrazione a Firenze è ancora per gran parte caratterizzata da giovani adulti senza famiglia.Anche a Firenze, poi, si è assistito a un mutamento delle forme familiari: nelle 159.961 famiglie registrate al censimento del 2001 il numero medio di componenti è pari a 2,16 valore inferiore del 12,5% rispetto al censimento del 1991, che mostra la tendenza crescente delle famiglie di piccole dimensioni. Il fenomeno è ancora più marcato rispetto a quanto accade a livello nazionale dove la dimensione media familiare è pari a 2,7 componenti. La diminuzione del numero di componenti dipende soprattutto dalla crescente prevalenza delle famiglie unipersonali che rappresentano il 37,9% del totale delle famiglie.Il tasso di fecondità nell'ultimo triennio analizzato, dal 1999 al 2001, è quello che ha valore più alto, pari a 1,070 figli per donna, segno forse di un'inversione di tendenza rispetto allo 0,9 del triennio 1993-95.La ricerca offre poi anche una previsione sulla popolazione fiorentina di qui al 2021: se si trascurano le migrazioni, che rappresentano l'incognita di maggior peso, si avrebbe una riduzione della popolazione (in termini relativi pari al 20%), concentrata nelle classi che prendono parte ai processi di produzione riproduzione: la diminuzione complessiva, pari a quasi 60.000 persone per un saldo di popolazione inferiore ai 300 mila abitanti (290.503), si concentra nelle classi centrali (nelle età 15 - 65 anni si verifica un declino di oltre 50.000 persone). Le generazioni giovani saranno, in questo caso, sempre più esigue e le generazioni anziane sempre più numerose.Inserendo nella previsione i flussi migratori e ipotizzando un trend derivato dall'andamento dell'ultimo decennio, le migrazioni cresceranno linearmente, causando un aumento percentuale in tutte le classi di età, concentrato soprattutto in quelle economicamente produttive e si arriverebbe nel 2021, con un saldo di popolazione pari a 513.232.Quanto alle migrazioni, interne, allo spostamento dai quartieri di residenza emergono due considerazioni d'interesse: in primo luogo i movimenti sono particolarmente significativi per il Centro e per Rifredi-Le Piagge e, in secondo luogo, il loro ruolo appare secondario rispetto alle "migrazioni esterne" nella formazione della struttura futura dei quartieri. "La riduzione costante della popolazione residente a Firenze si accompagna alla crescita della residenza nei territori limitrofi ha spiegato l'assessore Tesi ma anche all'accresciuta mobilità che porta un grande numero di cittadini a usare' Firenze ogni giorno per studio, lavoro o svago con grandi implicazioni anche dal punto di vista fiscale e finanziario".Nell'ambito del convegno sono stati presentati anche i primi risultati, provvisori, di una ricerca condotta dal medesimo team universitario insieme all'ufficio di statistica, sulla percezione da parte dei cittadini dei fenomeni demografici. Secondo i dati il 32% del campione ritiene, erroneamente, che a Firenze siano residenti oltre 400.000 persone, il 35,4%, invece, ha un'idea precisa e corretta dall'ammontare della popolazione. Per quanto riguarda il numero degli stranieri, quelli regolarmente iscritti all'anagrafe, ma con cittadinanza non italiana, il 28,8% dei fiorentini dimostra di conoscerne il numero reale che è intorno ai 15.000, d'altro canto il 29% pensa che siano oltre 20.000 e il 30% non sa rispondere. Il 97% delle persone si rende conto che negli ultimi dieci anni il numero di stranieri è aumentato e più del 75% è d'accordo che si debba favorire l'integrazione degli immigrati. Una curiosità: il 30% degli intervistati pensa ai cinesi quando si parla genericamente di stranieri.(vp)