Circonvallazione Est-Ovest, Barbaro (DS): «Da sola non serve, precedenza alle tranvie ed ai sistemi di limitazione-gestione della mobilità privata»
«Appare difficile esprimere una parere in merito alla circonvallazione est-ovest, prevista dalla bozza di piano strutturale in fase di predisposizione da parte dell'amministrazione comunale: di per sé può essere anche un'ipotesi negativa per la mobilità se non la si accompagna con altre previsioni, non necessariamente di tipo infrastrutturale, inerenti la gestione della mobilità nell'area fiorentina». E' quanto ha dichiarato Antongiulio Barbaro, consigliere comunale DS, membro della Commissione ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio.«Trovo eccessivi - ha aggiunto il consigliere diessino - l'entusiasmo e l'adesione acritica a questa ipotesi di talune forze politiche e soggetti associativi, frutto più che altro della percezione che il traffico si comporti come un fluido, da incanalare secondo le leggi della fisica: l'appellativo "tubone" che viene attribuito alla circonvallazione est-ovest tradisce questa idea, totalmente sbagliata».Secondo Barbaro «l'ipotesi di questo nuovo asse infrastrutturale deve in ogni caso essere preceduta e accompagnata dal potenziamento del sistema tramviario, da sviluppare lungo gli attuali viali di circonvallazione; da un progetto di riqualificazione urbana dei viali di circonvallazione che assecondi la ricucitura funzionale tra il centro storico e i quartieri del primo sviluppo ottocentesco; da una seria politica di gestione della mobilità che dreni il traffico in ingresso alla città e favorisca l'interscambio modale ai limiti del centro abitato; dallo sviluppo della politica di road pricing e di park pricing, con funzione dissuasiva nei confronti del traffico privato».«Altrimenti il "tubone" rischia di generare altro traffico, come insegnano tutti i manuali di scienza dei trasporti - ha proseguito l'esponente del centrosinistra - nello stesso piano strategico l'ipotesi di circonvallazione est-ovest, che costituisce solo una mera raccomandazione, è preceduta e accompagnata proprio da indicazioni gestionali visto che "non è compatibile con gli obiettivi complessivi di modernizzazione della città e dell'area che la regolazione del traffico nel comune di Firenze non si ponga l'obiettivo di limitare più incisivamente l'uso dei mezzi privati in attesa della realizzazione delle tramvie", come recita l'introduzione all' "obiettivo C" del piano strategico. Per questo motivo mi attendo che i soggetti che sostengono l'ipotesi "tubone" e che partecipano all'associazione "Firenze 2010" siano coerenti con questa impostazione: ad esempio interrompendo le sterili e provinciali polemiche sull'attivazione del telepass o sulla politica della sosta che, purtroppo, hanno invece caratterizzato questi ultimi mesi». (fn)