Approvata la mozione per intitolare strada a don Leto Casini: aiutò gli ebrei durante il fascismo e l'occupazione nazista
E' stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale la mozione per intitolare una strada alla memoria di monsignor Leto Casini, presentata consigliere Gianni Conti (La Margherita-partito popolare italiano) e dal capogruppo dei DS Ugo Caffaz.«Sono trascorsi oltre dieci anni dalla morte di monsignor Leto Casini - si legge nella mozione - sacerdote impegnato a difesa dei poveri e degli emarginati, già cappellano degli emigranti, che fu incaricato dal cardinale Elia Dalla Costa di accogliere gli ebrei e aiutarli nel tempo difficile e tragico delle leggi razziali e della persecuzione antisemita. Fu anche detenuto nelle carceri toscane, subì interrogatori a villa Triste da parte dei repubblichini della "banda Carità", escogitò stratagemmi per ottenere visti, permessi, soggiorni per gli ebrei, proteggendoli dall'accanimento nazi-fascista e, spesso, nascondendoli in luoghi religiosi».Conti e Caffaz sottolineano «il forte impegno civile e morale che monsignor Casini ha profuso con grande disprezzo per la sua incolumità in difesa della persona umana» e «il riconoscimento degli ebrei manifestato solennemente con una significativa pianta, eretta nella collina dei giusti a Gerusalemme con impresso il suo nome, non distante dall'albero dedicato a padre Cipriano Ricotti del convento di San Marco anch'egli impegnato, con Giorgio La Pira, ad aiutare gli ebrei perseguitati».Per questo i due firmatari della mozione chiedono di al sindaco di «promuovere l'istruttoria necessaria per l'intitolazione di una strada cittadina alla memoria di monsignor Leto Casini per testimoniare il riconoscimento di Firenze ad un coraggioso sacerdote che ha dedicato la sua vita all'insegnamento dell'amore e della giustizia opponendosi alle leggi razziali». (fn)