Ragazzi ebrei e palestinesi insieme: il sindaco Domenici e l'assessore Lastri incontrano gli studenti di Nevè Shalom Wahat Al Salam

Hanno manifestato curiosità per gli affreschi nella Sala di Clemente VII e chiesto notizie sui personaggi raffigurati e sui committenti delle opere. A rispondere alle domande di quindici studenti ebrei e palestinesi provenienti dal villaggio di Nevè Shalom/Wahat Al–Salam è stato il sindaco Leonardo Domenici che, insieme all'assessore alla pubblica istruzione, Daniela Lastri, li ha incontrati oggi pomeriggio nella Sala di Clemente VII.I ragazzi, che frequentano la scuola media inferiore, sono ospiti da venerdì scorso dell'Amministrazione comunale che ha risposto all'appello dell'associazione italiana "Amici di Nevè Shalom/Wahat Al Salam" per offrire a queste persone, la cui esistenza è segnata pesantemente dalla guerra, la possibilità di trascorrere qualche giorno sereno nella nostra città.Gli studenti, tramite l'assessorato alla pubblica istruzione, sono stati ospitati dal Centro scambi internazionale foresteria "Sandro Pertini" e l'Amministrazione ha offerto loro vitto, alloggio e trasporti urbani. Inoltre per gli ospiti è stato predisposto un programma culturale di visite guidate nei musei fiorentini.Nevè Shalom/Wahat Al Salam è un villaggio nel quale, dalla seconda metà degli anni Settanta, vivono insieme ebrei e palestinesi di cittadinanza israeliana ed è un esempio di convivenza pacifica e fondata sul rispetto delle differenze. In questo villaggio la scuola mira a promuovere l'integrazione fra bambini di due etnie diverse, con un'educazione bilingue: fanciulli e maestri si esprimono, infatti, nelle lingue dei due gruppi di popolazione, ebrei e palestinesi."L'esperienza di cui questi ragazzi sono la testimonianza è la dimostrazione – ha sottolineato l'assessore Lastri – che ebrei e palestinesi possono convivere in pace, quando l'obiettivo perseguito è quello del rispetto reciproco e della conoscenza e del confronto delle culture".Durante il soggiorno dei ragazzi, poi, il Centro La Pira e il corso di operatori di pace dell'ateneo fiorentino, hanno organizzato degli incontri-dibattito ai quali hanno partecipato anche gli studenti fiorentini. (vp)