I bambini testimoni di violenza tra le mura domestiche, un convegno per capire a prevenire. Lastri: "Abbiamo creato una rete di competenze in soccorso di donne e bambini maltrattati"
E' il primo convegno interamente dedicato alla "Violenza assistita intrafamiliare" quello che si tiene al Palazzo dei Congressi di Firenze, da domani al 13 dicembre, organizzato dal Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia, in collaborazione con l'assessorato alla pubblica istruzione e Progetto Donna. I bambini che assistono ad episodi di violenza all'interno delle mura domestiche rischiano di avere conseguenze pesanti sulla loro vita o, addirittura di riprodurre, una volta adulti, atteggiamenti violenti."A Firenze abbiamo un'importante rete di collaborazione non solo con le altre istituzioni, ma anche con le associazioni, a cominciare da Artemisia, il Centro donne antiviolenza che porta il nome di Catia Franci, con cui abbiamo sottoscritto una convenzione dalla fine degli anni Novanta - . E' una rete che promuove interventi di prevenzione dei maltrattamenti e di sostegno alle donne e ai minori in difficoltà perché sia possibile ritornare a una vita autonoma e sicura. Questo convegno rappresenta una ulteriore occasione per l'Amministrazione per approfondire questi temi".Il Comune di Firenze, all'interno della cornice disegnata dalla Conferenza nazionale sull'Infanzia e l'Adolescenza che si è svolta a Firenze nel 1998, ha costruito un organismo denominato "Tavolo permanente contro la violenza, il maltrattamento e l'abuso sessuale in danno ai minori" con funzioni di promozione, coordinamento, definizione delle strategie e gestione dei progetti. Il Tavolo, di cui fanno parte la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze, il Provveditorato agli Studi, l'Asl 10, l'Azienda Ospedaliera di Careggi, l'Ospedale pediatrico Mayer, la Questura, la Prefettura, l'Istituto degli Innocenti e l' Associazione Artemisia, ha come finalità la costruzione di un sistema coordinato di interventi e di servizi sul territorio, finalizzati ad attivare azioni di prevenzione e di recupero, nonchè l'elaborazione di protocolli di intervento in casi di abusi e maltrattamento a danno di minori. Sono stati poi attivati percorsi condivisi ed integrati fin dalla fase di segnalazione, della presa in carico, del processo e del recupero che abbiano al centro il benessere del bambino.Tra gennaio 1995 e settembre 2003 il settore minori dell'associazione Artemisia ha avuto un totale di 1130 segnalazioni relative al maltrattamento fisico, psicologico, trascuratezza, violenza assistita e abuso sessuale. Da gennaio a settembre 2003 ci sono state 127 segnalazioni: 86 minori e 41 adulti vittime di abuso in età minore.Nel corso degli anni con la costituzione del Tavolo permanente sono stati organizzati e svolti molti programmi e progetti di formazione sul tema dell'abuso e maltrattamento a danno dei minori, con percorsi articolati a favore dell'informazione e della formazione mirata per la conoscenza del fenomeno, per diffondere la cultura dei diritti dei bambini e delle bambine e per responsabilizzare la collettività al rispetto di quei diritti."La scelta di puntare sulla formazione degli operatori e di chi lavora con i bambini ha sottolineato l'assessore Lastri testimonia l'impegno per la creazione di competenze e professionalità in grado di riconoscere eventuali maltrattamenti e aiutare i bambini ad uscire da situazioni di disagio".I soggetti interessati ai corsi di formazione sono stati dirigenti scolastici, insegnanti, operatori sanitari e sociali, operatori di giustizia, operatori delle forze dell'ordine, giornalisti, operatori del privato sociale.Inoltre sono stati organizzati all'interno delle proposte fatte alle scuole con le "Chiavi della città" iniziative, tramite l'ufficio Progetto Donna, come "Le ombre del bosco Quando si incontra il lupo" che affronta le problematiche relative agli abusi sui minori.Tra le strategie per combattere il fenomeno dell'abuso è stata effettuata una campagna pubblica educativa a favore dei diritti dei bambini distribuendo personalmente a tutti i bambini del secondo ciclo della scuola elementare una copia della pubblicazione "Mimi fiore di Cactus e il suo porcospino" i cui contenuti sono adattati in due versioni, di cui una illustrata per i piccoli ed una per le insegnanti, che invitano i bambini a diffidare di persone che non conoscono. (vp)