Interventi alle Piagge: sarà l'architetto De Carlo a redigere il Programma Guida

Sarà l'architetto Giancarlo De Carlo a redigere il Progetto Guida per il riassetto complessivo dell'intero insediamento delle Piagge. Lo ha deciso la giunta su proposta dell'assessore alle politiche per la casa Tea Albini.Tutta l'area delle Piagge è interessata da una serie di programmi urbani complessi: Pru (Piano di Recupero Urbano) per dotare gli esistenti insediamenti di attrezzature sociali e servizi; Pur (Programma di Riqualificazione Urbana) ex Gover, incentrato sul recupero di un'area produttiva dismessa per la realizzazione di spazi e attrezzature pubbliche; Contratto di Quartiere, con la riqualificazione dell'insediamento abitativo denominato "Le Navi" integrata con interventi in campo sociale e con forme di coinvolgimento degli abitanti (Laboratorio di Quartiere); Programma di Edilizia Sperimentale con ulteriori interventi sulle "Navi"; Prusst (Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio) con una serie di interventi come la realizzazione di una stazione ferroviaria alle Piagge, il recupero dell'area dell'ex inceneritore che sarà trasformata in parco ecologico e una nuova viabilità."Per ricomporre l'assetto complessivo della zona – ha spiegato l'assessore Albini – è necessario costituire un insieme di nuove centralità capaci di sviluppare azioni di effettiva rigenerazione urbana del contesto periferico, obiettivo primario delle politiche abitative di questa Amministrazione. Ecco perché emerge la necessità di riconfigurare in un disegno unitario di insieme il sistema degli spazi urbani, in raccordo ai programmi complessi i cui interventi attuativi, pur validi e soddisfacenti se singolarmente considerati, che però presentano il carattere di approcci settoriali"."Per il soddisfacimento di questa esigenza – ha aggiunto l'assessore Albini – sono convinta che sia necessaria l'elaborazione di un Progetto Guida che prenda in considerazione tutta l'area delle Piagge nel suo insieme in modo da delineare una serie di modifiche strutturali e morfologiche capaci di rendere l'insediamento più equilibrato in termini ecologici, urbanistici, architettonici e sociali. Per questo abbiamo ritenuto necessario avvalersi di una figura ai alto profilo culturale e di indiscussa professionalità come l'architetto De Carlo. L'elaborazione del Progetto Guida, ovviamente, non rallenta gli interventi già avviati in questi anni"."Ringrazio l'architetto De Carlo – ha concluso l'assessore Albini – una delle figure di maggior spicco nel campo dell'urbanistica a livello nazionale e internazionale per aver accettato questo incarico". (fd)PROFILO DELL'ARCHITETTO DE CARLOGiancarlo De Carlo, nato a Genova il 12 dicembre 1919, vive e lavora a Milano.Già negli anni '60 era noto in Italia e all'estero per i suoi lavori innovativi e per la posizione critica ma costruttiva assunta nei confronti del Movimento moderno. In particolare dal 1952 al 60 è stato membro del gruppo italiano del CIAM e del Team X dall'anno della sua formazione.E' stato Professore Ordinario alla Cattedra di Urbanistica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e alla Cattedra di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Genova. E' stato Visiting Professor presso la Yale University, Il Massachusetts Institute of Technology, la Cornell University, la University of California.Nel 1976 fonda il Laboratorio Internazionale di Architettura e Urbanistica ILA&UD che attualmente continua a dirigere. Dal 1979 è Accademico Nazionale di San Luca e nel periodo 2001- 2002 è stato Presidente della medesima Accademia. Dal 1965 al 1981 ha diretto la collana Struttura e forma urbana per le edizioni del Saggiatore.Dal 1976 al 2000 dirige la rivista internazionale di architettura e urbanistica Spazio e Società, che si è distinta per la sua posizione culturale eccentrica, per aver osservato la profonda trasformazione della città e del territorio nel mondo da punti di vista spesso inusuali, mai preoccupati di essere centrali o di moda, coltivando temi trasversali tra spazio e società, tra discipline e paesi, perché "l'architettura e l'urbanistica sono un problema internazionale". Non è inutile ricordare, a questo proposito, che i primi 3 numeri della rivista erano usciti come edizione italiana di Espace e Societé , diretta a Parigi da Henry Lefebvre. Giancarlo De Carlo era solito sottolineare questo carattere di Spazio e Società: "La nostra rivista è davvero internazionale, nel senso che i nostri collaboratori sono di vari Paesi del mondo e nel senso che si cerca di scegliere e di trattare gli argomenti in modo da interessare tutta la scena architettonica, non soltanto quella italiana. Cerchiamo anche di sottrarci alla polemica e al pettegolezzo locale, e semmai cerchiamo la polemica che si svolge su una scena più ampia. Questo perché crediamo nello scambio: infatti ci interessa che si vada in profondità nei problemi del proprio luogo -del luogo nel quale si vive e si opera- e però che si continui a tenere i contatti con l'esterno, se non altro per poter verificare, per confronto, la scala dei propri giudizi".Nel 1969 De Carlo comincia l'avventura della progettazione del Villaggio Matteotti di Terni che si concluderà nel 1975, introducendo un tema fondamentale per comprendere la sua opera e il suo pensiero: la volontà, parafrasando Tafuri, di creare dimore per l'uomo. Da qui la fede nel processo partecipativo al progetto d'architettura che va letto in continuità con la sua formazione anarchica, con le esperienze europee del Team X e l'insegnamento nelle scuole americane.Un'architettura fatta per l'uomo, un'attenzione alla fruizione umana dello spazio architettonico, costituiscono il tema fondamentale nella ricerca di De Carlo. Nel quartiere Matteotti a Terni ai futuri abitanti delle case, gli operai e le loro famiglie, vengono offerti gli strumenti per conoscere e comprendere la ricerca contemporanea sull'abitazione attraverso esempi, diagrammi e plastici; in questo modo essi diventano i protagonisti del processo progettuale. Nella ricerca progettuale di De Carlo emerge una straordinaria fiducia in un'architettura fatta di volumi, fatta di spazio in cui l'attività umana possa manifestarsi liberamente. Lo spazio architettonico non è il semplice risultato di intersezioni di piani ma diventa la vera matrice del processo progettuale."Gettando sonde fuori dal mio corpo", sono alcune parole che perfettamente sintetizzano l'attenzione di De Carlo verso la complessità della città contemporanea e la sua volontà di comprenderne le nuove leggi. L'architettura di De Carlo deve formare ordine; si tratta però di definire ordini che trovano al loro interno delle proprie leggi, la propria complessità.Tra le opere più importanti realizzate si segnalano: il Nuovo Centro Universitario, la Facoltà di Legge, la Facoltà di Magistero, la sede della Fondazione Carlo Bo e la Facoltà di Economia a Urbino; il Laboratorio CNR di Genetica Evoluzionistica, le Facoltà di Ingegneria, Matematica e Scienze della Terra, Genetica e gli Istituti Biologici della Facoltà di Medicina a Pavia; gli Istituti Biologici della Facoltà di Medicina a Siena; le Porte di ingresso alla Repubblica di San Marino;la nuova Piazza Bucintoro al Lido di Venezia e la Facoltà di Lettere e Filosofia nel Complesso dei Benedettini a Catania.Attualmente sono in fase di progettazione o di realizzazione le seguenti opere:- i nuovi Laboratori Scientifici nell'area della Sogesta a Urbino;- il Polo Didattico per il primo anno della Facoltà di Giurisprudenza a Catania da inserire in un grande edificio di tipo industriale;- Aule e Auditorium per la Facoltà di Giurisprudenza a Catania nel complesso della Purità;- la Torre ascensore per il Palazzo degli Anziani a Ancona;- tre nuovi dipartimenti per l'ampliamento dell'Ospedale di Mirano, Venezia;- l'Auditorium per l'Istituto Tecnico Cattaneo a San Miniato, Pisa ;- il recupero dell' Orto dell'Abbondanza a Urbino come Osservatorio della città;- il nuovo Centro Sportivo per l'Università di Siena nella zona di San Miniato;- il nuovo Palazzo di Giustizia a Pesaro;- residenze in due isolati nel Central District a Beirut, Libano.