CAC/2. Centro d'Arte Contemporanea. Ipotesi di allestimento
Le attività previste per il nuovo CAC sono tutte rivolte all'arte contemporanea nelle sue varie e diverse espressioni: dalla pittura alla scultura, dall'architettura al design, dalla musica alla danza, dalla produzione cinematografica alla realtà multimediale, viste non solo nella loro configurazione finale ma anche e soprattutto nelle fasi di progettazione e produzione.L'ex Meccanotessile si configura come contenitore di spazi adibiti all'esposizione, alla didattica, allo studio ma anche a laboratori, atelier, sale di video-montaggio e sale per la rappresentazione, allo scopo di rendere visibile e vivibile l'arte contemporanea. Il visitatore avrà a disposizione anche tutti i possibili strumenti conoscitivi che gli permetteranno di avvicinarsi alle varie forme d'arte, potendo effettuare studi e ricerche in archivi specialistici e partecipando alle attività didattiche. È inoltre prevista una piazza multimediale come punto di incontro e di scambio culturale ed un'area commerciale di libri ed oggetti d'arte.La flessibilità degli spazi, dunque, è la prerogativa primaria che deve essere garantita affinché tutto questo sia realizzabile.Per rispettare la struttura preesistente, la Commissione di esperti ha proposto di intervenire con elementi mobili, modulari, componibili, monocromatici e, ove necessario, semitrasparenti, visibili ma non ingombranti che abbiano la forza di suddividere gli spazi senza doversi ancorare alla struttura, configurandosi come elementi d'arredo facilmente removibili e spostabili. Si ipotizza, dunque, la possibilità di creare spazi flessibili che, spostando queste pareti mobili liberamente, potranno adattarsi ad ogni esigenza, sia essa espositiva, didattica o di rappresentazione.In questo modo nella zona rivolta a sud, principalmente dedicata all'arte, all'architettura ed al design, si potranno organizzare mostre temporanee di ampio respiro ma anche esposizioni di limitate dimensioni da poter svolgere contemporaneamente oppure, riducendo lo spazio espositivo e lasciando una parte ad altre attività. In questo caso, le parti mobili assolveranno anche alla funzione di pannello espositivo.La zona rivolta a nord che più si adatta ad essere data in gestione anche a privati, nonostante abbia una conformazione architettonica più frammentata, potrà ugualmente raggiungere la massima flessibilità utilizzando i medesimi elementi mobili che, in questo caso, assolveranno a funzioni diverse.Nella parte aperta destinata alla realtà multimediale, le pareti, oltre a suddividere lo spazio, potranno essere usate come schermi per la proiezione di simulazioni virtuali. Nelle aree dedicate alla didattica e ai laboratori, invece, si potranno utilizzare come divisori fonoassorbenti, lasciando aperta la possibilità di ingrandire e ridurre gli spazi in base all'utenza.Più in generale per questo spazio si può ipotizzare (lasciando la definizione in dettaglio ad altra, successiva fase) che l'uso e le condizioni di esercizio, che potranno essere affidate a società o comunque soggetti privati o a gestione mista, possano parzialmente riconfigurare lo spazio. (uc)