CAC/1 Il Centro d'Arte Contemporanea all'ex Meccanotessile. Assessore Siliani:
"Il progetto del Centro d'Arte Contemporanea all'ex Meccanotessile a Rifredi si è rimesso in moto e oggi è possibile vederne concretamente l'identità e il completamento. Tutti davano per spacciato il progetto ma dopo la sentenza del TAR che ha accolto uno dei ricorsi delle imprese partecipanti alla gara per il completamento del Centro, la procedura per l'assegnazione dei lavori è ripartita e prevediamo di aprire i cantieri tra gennaio e febbraio. Entro due anni dovrebbe essere terminata la prima parte del CAC che dovrà essere adibita a Centro d'Arte Contemporanea".È il commento dell'assessore alla cultura Simone Siliani che stamani, nello spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, ha presentato il progetto del nuovo Centro per l'Arte Contemporanea che sarà costruito a Rifredi, nel Quartiere 5, negli spazi dell'ex Meccanotessile delle Officine Galileo.Al progetto culturale e gestionale ha lavorato una commissione di esperti con diverse professionalità: Bruno Corà, Pier Luigi Sacco e Maurizio De Vita.Il CAC dovrà innanzitutto essere un laboratorio di produzione per le arti, offrendo opportunità soprattutto ai giovani artisti per una loro valorizzazione. Quindi non solo un luogo di esposizione ma proprio un centro di produzione delle arti: visive, musica, architettura, multimedialità, teatro, design.In previsione, il CAC potrà essere visitato da circa 150.000 persone l'anno."Il lavoro che abbiamo svolto si è articolato in tre fasi ha spiegato Bruno Corà . Abbiamo innanzitutto effettuato un accertamento ex novo di altre analoghe situazioni internazionali. Abbiamo creato e costituito una società per partecipazione. Abbiamo individuato i possibili problemi di urbanistica, viaria e di impatto col quartiere. Dovrà essere un centro artistico di primo livello"."Il nuovo Centro dell'Arte Contemporanea ha commentato Pier Luigi Sacco ha una visione all'avanguardia anche della parte museale, per come è stata concepita finora. Avremo uno spazio espositivo molto grande con aree commerciali e spazi che possono anche essere affittati. Prevediamo per la gestione 5 milioni e mezzo di euro l'anno che possono essere sostenuti dai ricavi. Biglietteria, altre attività di merchandising, un'attività di fund raising svolta in modo professionale, sponsorizzazioni e donazioni (con una completa defiscalizzazione per le aziende sostenitrici), un'attività di gestione in partecipazione con due soggetti principali, come il Comune di Firenze e la Regione Toscana e quote più ridotte per gli altri comuni, le province e i soggetti privati"."Il CAC si trova in una posizione strategica ha precisato Maurizio De Vita , è come una nuova centralità metropolitana per l'arte contemporanea. Manca in Toscana un polo regionale per l'arte contemporanea e il CAC potrebbe soddisfare questa esigenza anche grazie alla zona nella quale sorgerà, facilmente raggiungibile sia dalla stazione di Rifredi che dalla TAV, con la quale potremmo ipotizzare una strada di collegamento dedicata all'arte contemporanea. Tra due anni dovrà essere ultimato il primo lotto di lavori ed essere adibito a Centro espositivo d'Arte Contemporanea".Nel maggio del 1990, su progetto esecutivo a firma di Battisti, Dezzi Bardeschi e Mattei, si apre il cantiere per la costruzione del nuovo centro nell'area delle ex Officine Galileo.La superficie totale recuperata ed utilizzabile è di 9.550 mq. con l'attivazione di uno spazio espositivo di circa 5.000 mq suddivisibile in due sezioni, di 1.400 mq. la prima e destinata alla collezione permanente del Museo e di circa 3.600 mq. la seconda destinata alle mostre tematiche e alle grandi rassegne.È prevista anche la realizzazione di un parcheggio sotterraneo per circa 300 auto nel lato dell'ex Meccanotessile ma, nella limitrofa via Panciatichi, è stata individuata un'ulteriore area per parcheggio all'aperto.Per l'ultimo lotto di lavori sono stati stanziati circa 11 milioni e 600.000 euro mentre per il completamento degli interventi si prevede una spesa complessiva di circa 20 milioni di euro.Il Centro per l'Arte Contemporanea ha tutte le qualità per configurarsi idealmente come il polo regionale per l'Arte Contemporanea senza sottrarre le funzioni già in parte svolte da alcune strutture già esistenti ed avviate (Prato, Pistoia, Siena, S. Gimignano).La nuova struttura sarà in grado di sviluppare un'azione di coordinamento tra le realtà espositive dell'intera area metropolitana e del territorio toscano, offrendo mlteplici servizi nel campo artistico. Il CAC potrà diventare il polo di raccolta e diffusione anche di molta produzione artistica rivolta ai media o tecniche telematiche e digitali molto in uso tra le giovani generazioni.Sin dagli inizi della progettazione, al Centro d'Arte Contemporanea viene affidato un ruolo attivo, propositivo ed essenzialmente produttivo, evitando di usare il termine improprio di "Museo" la cui caratteristica prevalente è di documentazione e di conservazione. (uc)