Amministrative 2004, "Insieme per l'Ulivo in Toscana" incontra il sindaco Domenici: «Ecco il nostro documento politico-programmatico»
«Un colloquio molto positivo e costruttivo». Così Giovanni Fittante, capogruppo in Palazzo Vecchio e portavoce regionale di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" ed il portavoce provinciale Simone Valenti hanno commentato l'esito dell'incontro con il sindaco Leonardo Domenici in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.«Al sindaco - hanno spiegato Fittante e Valenti - abbiamo consegnato un primo documento programmatico del nostro movimento. In questo documento ci sono alcune priorità: la concreta realizzazione della città metropolitana e di una agenzia metropolitana per la mobilità, la costituzione di un assessorato alla sicurezza e alla vivibilità urbana, lo sviluppo dell'iniziativa del vigile di quartiere».«Inoltre - hanno aggiunto i due esponenti di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" - riteniamo ormai ineluttabile la riforma del servizio taxi, che preveda l'aumento delle licenze e la regolamentazione dei taxi elettrici, anche in ambito metropolitano.Abbiamo poi chiesto che il Sindaco, anche nella sua qualità di presidente dell'Anci, intervenga presso il Ministero dei Lavori Pubblici, per proporre, relativamente alla questione casa, una legge speciale per Firenze come già avvenuto per Venezia e per altre città turistiche. Nella prossima legislatura, infine, sarà opportuno adottare in forma stabile lo sportello di interpretariato, presso l'ufficio anagrafe del Comune, per i cittadini non udenti». (fn)Questo il documento politico-programmatico:ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2004Primo documento di indirizzo programmatico del Movimento "Insieme per l'Ulivo in Toscana" per la realizzazione del programma del candidato SindacoPREMESSAFirenze sta vivendo una importante e significativa trasformazione. Per alcune aree e per alcune tematiche potrebbe definirsi addirittura epocale. Tuttavia è necessario porre dei correttivi su alcuni importanti temi per meglio rispondere alle mutate e nuove esigenze di una città particolare e complessa come Firenze.Per la prossima legislatura è necessario arrivare ad una innovativa e forte proposta progettuale che tenga conto anche delle istanze che emergono dalla società civile e che dovranno rientrare, in gran parte, anche nel programma della coalizione dell'Ulivo.Molto è stato fatto e, tuttavia, ancora molto rimane da fare.Firenze in quanto centro europeo culturale, di immagine e capoluogo di una area vasta di iniziative produttive può e deve perseguire obbiettivi di crescita dell'occupazione e di redistribuzione della ricchezza, innalzamento della qualità e quantità dei servizi pubblici offerti, mantenendo fermo l'obbiettivo di una finanza comunale equilibrata e continuando a sostenere ed incrementare tutte le iniziative e le tematiche che riguardano lo stato sociale.Su alcuni temi il Movimento "Insieme per l'Ulivo in Toscana" vuole portare il suo contributo che è frutto di riflessione e di approfondimento su un campione della realtà cittadina che rappresenta come espressione ampia della società civile.Di seguito ne elenchiamo alcuni.1. AREA METROPOLITANAFirenze, nel suo ruolo di città polare, dovrà essere un punto di riferimento per favorire e stimolare la crescita culturale e politica del suo territorio, attraverso qualificanti proposte che abbiano un tangibile riscontro sullo sviluppo complessivo dell' area metropolitana. Il Sindaco di Firenze, aldilà della messa a punto di nuovi modelli amministrativi di area vasta, dovrà essere protagonista di una politica di coinvolgimento e di coordinamento dei Comuni dell'area metropolitana.La visione dei problemi a livello metropolitano è, infatti, una necessità inderogabile per una corretta gestione amministrativa, oltre che per uno sviluppo culturale, economico, sociale e urbanistico qualificato e compatibile con le caratteristiche strutturali del territorio. Anche l'aspetto dello sviluppo economico è estremamente importante: commercio, turismo, artigianato, che costituiscono alcune componenti essenziali della realtà fiorentina, debbono essere orientati verso un'economia territoriale ed urbana organica, capace di innovazione e di crescita sociale.I problemi dei trasporti, del traffico e della mobilità in generale sono infatti legati alla logica insediativa delle attività economiche e delle macrofunzioni che si svolgono su un territorio vasto, ben più ampio di quello comunale; la soluzione del problema della mobilità urbana non dipende quindi solo dalle scelte che si faranno nel Piano Strutturale, ma soprattutto in un coordinamento pianificatorio e amministrativo di tipo metropolitano.In tal senso non è più rinviabile la concreta realizzazione della Città Metropolitana, prendendo a modello alcuni dei modelli già ampiamente sperimentati in Europa, dando attuazione alla riforma del Titolo V della Costituzione (Federalismo).2. MOBILITA' E TRAFFICOA. Agenzia Metropolitana per la Mobilità. Si dovrà procedere alla creazione di una specifica "Agenzia Metropolitana per la Mobilità" che sia : 1) luogo di pianificazione metropolitana, sovraordinata ai soggetti che oggi gestiscono ed elaborano strategie del trasporto e della sosta (Assessorati alla Mobilità e traffico dei vari Comuni, Società di trasporto pubblico, di gestione della sosta, etc.), che indirizzi e prescriva le scelte nel campo della Mobilità sostenibile; 2) un reale strumento di coordinamento di tutti i comuni dell'Area Metropolitana con l'obiettivo di pianificare gli interventi sulla mobilità ed il traffico in modo concordato e sulla base dei dati dei flussi del traffico in entrata e in uscita da Firenze ma, soprattutto, in tutta l'Area Metropolitana; 3) luogo di analisi e di organizzazione dell'offerta di trasporto pubblico; 4) luogo di elaborazione di strategie che interagiscano sul rapporto possibile tra domanda e offerta di trasporto, con la promozione di ulteriori strumenti alternativi, come ad esempio il Car-sharing, il car-pooling ed altri strumenti innovativi alternativi al trasporto pubblico.B. Riforma del servizio taxi. Il problema dei taxi a Firenze è emblematico per dimensione ed impatto, la sua risoluzione si impone sia per una questione di equità sociale, sia per introdurre quella modernizzazione dei servizi che deve essere alla base dell'azione di governo, tanto più se di centrosinistra. La necessità di affrontare questi problemi con una visione diversa ed innovativa, scevra da condizionamenti ideologici e una da visione organizzativa ancorata al passato, è indispensabile per dare una risposta adeguata alle esigenze di una città spesso bloccata da una fitta rete di interessi contrapposti.Sulla questione taxi ci siamo battuti sin dall'inizio della legislatura per cercare di far comprendere l'importanza di una riorganizzazione di questo importante servizio di mobilità per i cittadini Peraltro, già nel 1995 un autorevole studio condotto dall'IRPET stabiliva il fabbisogno di taxi a Firenze di ulteriore 156 unità.A Firenze viviamo una situazione particolarmente critica: da circa 30 anni non si concedono nuove licenze. Basta solo riflettere su alcuni dati per capire la criticità del problema: il rapporto tra taxi e cittadini nella nostra città risulta essere il più alto d'Europa, 1 ogni 653 abitanti a differenza di altre città italiane ed europee, dove i numeri sono significatamene differenti, Milano 1 ogni 292, Parigi 1 ogni 144, Madrid 1 ogni 201, ecc.La mobilità per una città come Firenze è una componente essenziale non solo per le esigenze dei cittadini o visitatori ma anche per i benefici influssi sulle attività economiche. Questa lentezza nel muoversi da una parte all'altra della città ha degli alti costi per l'economia cittadina e per il singolo utente. Va tenuto conto, peraltro, che il servizio taxi, oltre ad avere una funzione vitale per permettere collegamenti e spostamenti rapidi per la città, è prima di tutto un servizio pubblico e non una qualsivoglia attività privata, come da alcuni viene concepita. In quest'ottica si stenta anche a comprendere, oltre il reiterato blocco delle licenze dei taxi, anche la mancata apertura verso l'introduzione di quei servizi innovativi e complementari, come i moto taxi elettrici ed ai "Risciò" (taxi a pedali), che per Firenze rappresenterebbero una valida alternativa all'uso del mezzo privato, sia dal punto di vista economico, sia per il loro basso o quasi nullo impatto ambientale.Chiediamo, quindi, che si proceda alla riorganizzazione del servizio taxi, anche tenendo conto dell'area metropolitana; prevedendo un congruo aumento delle licenze e la regolarizzazione dei mezzi elettrici. A tal proposito citiamo le parole dell'attuale Sindaco di Sesto Fiorentino Andrea Barducci nel suo intervento al Convegno "Infrastrutture e Mobilità: priorità nelle strategie di sviluppo dell'area metropolitana fiorentina" organizzato da Confesercenti lo scorso 3 Maggio: "
.Come è possibile concepire l'area metropolitana se al confine tra il Comune capoluogo e i Comuni che stanno intorno c'è da pagare una sorta di dazio? Ed è curioso che un professore che viene qui al Polo scientifico a fare una lezione o un ricercatore che atterra all'aeroporto di Firenze debba quasi attivare un mutuo per fare esattamente cinque minuti di strada con un taxi?"Oltre alla questione di merito questa iniziativa è necessaria ed indispensabile per rilanciare e far prevalere il principio degli interessi generali che devono prevalere sempre e comunque sugli interessi particolari. E, infatti, improponibile che in una città come Firenze ci possono essere delle aree a sovranità limitata.C. Mobilità ciclo pedonale. Occorre creare nuove piste ciclabili protette realizzando un corridoio in sicurezza che vada da nord a Sud e da Est ad Ovest per dare la certezza e la sicurezza necessarie per l'attraversamento della città a chi voglia utilizzare questo importante mezzo ecologico, del tutto compatibile con le distanze interne alla cerchia urbana.A nostro avviso si dovranno, inoltre, istituire delle rimesse coperte e sorvegliate dove depositare le biciclette nei tre punti strategici delle Stazione di Santa Maria Novella, della Stazione di Campo di Marte e al Parterre ed in altre zone strategiche di interscambio di vettori di trasporto; oltre a prevedere almeno tre punti dove poter noleggiare delle biciclette (1000 alla Stazione di Santa Maria Novella, 500 a quella di Campo di Marte e 500 al Parterre) al prezzo simbolico di 1 Euro al giorno. Occorre poi provvedere a rimuovere, in maniera sistematica e costante, iniziando dal centro storico, le biciclette abbandonate o parcheggiate in modo irregolare e che creano ulteriori barriere all'utilizzo dei marciapiedi da parte dei cittadini disabili; oltre a procedere all'installazione di nuove rastrelliere, incentivando così anche l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto.D. Potenziamento dei servizi pubblici di trasporto. Incrementare il trasporto pubblico nelle sue più diverse forme dando decisivo impulso alle linee di Autobus, al sistema tranviario, ai bus elettrici, con l'impostazione di un progetto per una rete di superficie e/o sotterranea che colleghi tutta l'area metropolitana senza interessare il centro storico. Introdurre in maniera più decisa l'uso dei taxi collettivi, aprendosi a soluzioni che sblocchino il monopolio di mercato esistente.E. Agenzia di coordinamento dei lavori stradali. Istituzione dell'Agenzia come strumento utile ed indispensabile per monitorare e coordinare preventivamente tutti i tipi di intervento sulla rete stradale cittadina.F. Distribuzione delle merci nel centro storico. Visto che è stato fatto uno studio apposito sulle caratteristiche della distribuzione delle merci in ambito del centro storico, vorremmo sollecitare una integrazione che potremmo definire interdisciplinare, ma comunque attinente al sistema della mobilità urbana.La proposta consiste nella introduzione, anche nel sistema della distribuzione delle merci nel centro storico, di un principio da sempre valido nella economia del trasporto merci: quella del doppio viaggio a carico pieno. Oggi la distribuzione delle merci avviene con c.ca 750 consegne giornaliere, con l'uso di c.ca 45 veicoli, che effettuano complessivamente solo 45 ritiri. In altri termini i veicoli rientrano quasi sempre vuoti. L'idea consiste di farli rientrare con gli imballaggi vuoti, portandoli a dei centri di raccolta esterni (anche nella stessa sede del corriere), dove la società di servizio per la raccolta dei rifiuti possa ritirarli in maniera selezionata, evitando di congestionare il centro storico con il passaggio di ulteriori mezzi e di esporre gli imballaggi (di solito voluminosi) fuori dai cassonetti. Questa soluzione comporterebbe dei vantaggi sia di tipo economico (attualmente il servizio di raccolta selettiva degli imballaggi nel centro storico di Firenze è molto onerosa quasi 500.000 Euro l'anno), sia di tipo funzionale, igienico e di immagine.G. Bus turistici. Le linee di indirizzo sembrano essere valide, privilegiando il servizio di navette con veicoli a basso impatto ambientale pur non essendoci alcun riferimento né ai tempi né ai modi di applicazione di tale progetto.Occorre, quindi: 1) mettere in atto delle misure tali da impedire ai bus turistici di arrivare in centro facendoli fermare alle uscite delle autostrade dove potranno sostare in appositi parcheggi, tra l'altro già esistenti come il Parcheggio Lotto "0"; 2) creare delle strutture di servizio idonee a trasportare con furgoni elettrici le valigie dei turisti negli alberghi facendogli pagare una cifra minima di 1 a valigia contro gli attuali 2 circa che pagano adesso per il recapito negli alberghi; 3) mettere in atto un trasporto dei turisti da tali parcheggi al centro storico con bus al metano dell'Ataf , con bussini elettrici pubblici o, eventualmente, su concessione a privati con le stesse caratteristiche; 4) prendere in considerazione la possibilità di proporre questi servizi anche a strutture private appositamente attrezzateG. Parcheggi e sosta. Occorre Rivedere l'impostazione della sosta a pagamento riducendo l'uso degli stalli blu a pagamento nelle zone periferiche della città dove, nei cittadini residenti viene vissuto, oltre come una inaccettabile "gabella", anche come un ulteriore aggravamento delle condizioni di vivibilità.3. SICUREZZA E VIVIBILITA' URBANAÈ difficile istituire una scala delle priorità della città, ma crediamo che quello della SICUREZZA sia uno dei temi su cui il cittadino è più sensibile. Le nostre proposte sono le seguenti:1 Favorire l'istituzione di una centrale unica operativa tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza,2 estendere e sviluppare a livello metropolitano la collaborazione tra ufficio immigrati del Comune, Ufficio stranieri e Questura;3 Istituzione dell'Assessorato alla Sicurezza e Vivibilità urbana;4 Rendere veramente operativo il servizio del vigile di quartiere,5 Favorire l'aumento degli effettivi nelle forze dell'ordine;4. STATO SOCIALEA. Sportello in forma stabile per i cittadini non utenti. Trovare i fondi necessari in bilancio per adottare stabilmente lo sportello per i cittadini non udenti. L'istituzione di tale sportello fino ad oggi rappresentato un'iniziativa graditissima ai cittadini che hanno tale handicap e che lamentano ovunque una gravissima barriera comunicativa. Lo sportello, peraltro, si è rivelato anche un'importante risorsa e punto di riferimento sia per i sordomuti, sia per chi, nel Comune di Firenze, ha avuto l'esigenza di mettersi in contatto con loro e scambiare informazioni.B. Questione Casa. A Firenze l'emergenza casa è drammatica. Attualmente sono circa 7 mila sfratti in atto con un numero di rinvii impressionante. Occorre un intervento del Sindaco, anche nella sua veste di Presidente dell'Anci presso il Ministro dei Lavori Pubblici per proporre una legge speciale per Firenze come già avvenuto per Venezia e per le città turistiche.C. Assistenza domiciliare agli Anziani. Il prossimo Governo della città dovrà impegnarsi in modo da aumentare in modo considerevole l'assistenza domiciliare per gli anziani, come forma di miglioramento della qualità del servizio sanitario e di riduzione dei costi della ospedalizzazione.D. Asili Nido. Occorre provvedere alla riduzione di almeno il 50% delle liste di attesa nei prossimi 5 anni per gli Asili Nido sostenendo nuove forme anche a gestione mista sempre, naturalmente, mantenendo un ruolo del Comune che consenta allo stesso un controllo del rispetto degli standard e della qualità.E. Aumento dei parcheggi per i cittadini portatori di handicap. Nella prossima legislatura il Governo della città dovrà andare incontro alle esigenze dei cittadini portatori di handicap aiutandoli innanzitutto nella reperibilità di parcheggi. Per una città come Firenze, si tratta di una questione importante sia sotto il profilo morale che sociale.Allo stato attuale a fronte dei 6319 contrassegni attivi per la libera circolazione dei cittadini portatori di handicap sono previsti solo 839 spazi generici destinati ai parcheggi invalidi e 900 spazi personalizzati, con numero di contrassegno.Occorre quindi procedere ad un aumento dei parcheggi per cittadini portatori di handicap al fine di rendere più agevole la loro circolazione e sosta.5. CULTURA E NOTTEA. Cultura. Nei prossimi 5 anni occorrerà aprire strutturalmente la città ai grandi progetti di cultura contemporanea ed ai contributi di personalità di livello internazionale, coinvolgendo l'Amministrazione comunale in progetti di alto profilo, con il contributo di investitori privati e con un rilancio della comunicazione. Non parliamo solo di arte contemporanea, ma di grandi progetti e di idee che rilancino e supportino il concetto di Firenze come luogo d'eccezione e patrimonio della cultura universale.B. Notti fiorentine. Siamo consapevoli che questo è un settore di particolare importanza (per certi aspetti legato al primo in quanto mira a proporre una città viva e contemporanea) nel quale opera una larga fascia di operatori economici (perlopiù giovani) che si occupano in modo specifico della gestione dell'accoglienza e del tempo libero in particolare nelle ore notturne. Siamo consapevoli che si tratta di argomento delicato essendo Firenze, anagraficamente parlando, la città più vecchia del mondo ma crediamo che una città come la nostra, che basa la sua economia sul turismo e l'accoglienza, non possa assolutamente prescindere da questo fondamentale aspetto della vita contemporanea. (Siamo convinti che se vi saranno obiettivi chiari e definiti ci sia la possibilità di creare un gruppo di lavoro a questo fine e che si produrrebbe una grandissima attenzione sia dal punto di vista culturale, sia sociale, sia economico.) Dovrà essere messo a punto un piano dei luoghi e degli orari del divertimento che renda compatibile tale attività economica con quella, non meno importante, della residenza soprattutto nel centro storico. Stipulare un accordo con gli operatori per utilizzare il proprio personale, sia per il controllo del parcheggio davanti ai locali, sia per limitare i rumori e la confusione all'esterno.C. I luoghi della musica. Firenze esprime una produzione musicale di quantità e qualità notevoli, con un numero incredibile di gruppi che coprono i più diffusi generi musicali (dal pop al jazz), ma che hanno enormi difficoltà nel trovare spazi disponibili per provare, suonare, produrre e far ascoltare musica di qualità. L'amministrazione comunale potrebbe impegnarsi direttamente nel recupero di contenitori dismessi adattabili alla funzione di "casa della musica".6. VERDE PUBBLICOOccorre affermare con forza l'importanza del verde pubblico come bene fondamentale e di interesse pubblico oltre che decisivo per la salute e la vita dei cittadini, ovvero il riconoscimento della molteplicità delle funzioni degli alberi: estetica, educativa, per la conservazione della biodiversità, climatizzazione, protezione da rumore e dal vento, controllo dell'inquinamento atmosferico. Utilizzo in modo più esteso possibile della legge regionale di tutela degli alberi monumentali. Riaffermazione, quindi, della manutenzione ordinaria come fattore decisivo della salvaguardia del verde urbano, con un piano della gestione del verde che riordini le attuali competenze troppo frammentarie e parcelizzate.7. TURISMOIl turismo nella nostra città è praticamente "banalizzato" e tende esclusivamente a "spennare" i turisti. Manca una politica organica, metropolitana di accoglienza e servizi ai turisti, basta pensare che le comitive la sera vanno a dormire a Prato, e sempre più spesso in Valdarno, togliendo risorse alla nostra città. Territori come Sesto , Scandicci, Campi, Calenzano, sono praticamente privi di alberghi, (immagina quali) rinunciando a delle enormi potenzialità ricettive che potrebbe esprimere il territorio.8. SVILUPPO ECONOMICOOccorre limitare i contributi a pioggia. Al contrario l'80% delle risorse dovrebbe essere impiegato per grandi progetti di sviluppo e sostegno alle imprese onde evitare in futuro quello che oggi sta accadendo, e cioè che nessuna delle imprese fiorentine iscritte alla CNA o CONFARTIGIANATO, è impiegata nei grandi cantieri fiorentini. Inoltre nessuna impresa fiorentina avrà appalti o sub- appalti nella costruzione della tranvia.Firenze, 1 dicembre 2003Giovanni Fittante (Portavoce Regionale)Simone Valenti (Portavoce Provinciale)