Sondaggio della Margherita, Tondi (Udc): «Un segno di grande debolezza ma se sono così forti dicano subito no all'accordo con Rifondazione Comunista»
«E' cosa nota che Carnevale ha luogo in inverno inoltrato ma, nella Margherita fiorentina, evidentemente la voglia di scherzare è venuta con qualche mese di anticipo. I risultati del sondaggio commissionato dagli esponenti del centrosinistra altro effetto non hanno se non quello di fare sorridere: basta infatti avere un contatto minimo con la realtà vera e non virtuale di Firenze per capire lo stato d'animo che vivono i fiorentini: altro che valanghe di consensi per Domenici, ma la certezza che senza l'accordo al primo turno con Rifondazione Comunista si va dritti dritti al ballottaggio col candidato della Casa delle Libertà». E' quanto ha dichiarato il capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale dell'UDC Federico Tondi.«Tuttavia, se nella Margherita credono nei numeri che hanno presentato - ha aggiunto Tondi - diano un segno tangibile e mettano il veto all'alleanza con i comunisti di Bertinotti nell'Ulivo per il governo della città: con il 60% dei voti, l'Ulivo senza Rifondazione Comunista potrebbe governare senza lo scomodo alleato e, per la Margherita, si presenterebbe un'opportunità unica per smarcarsi dall'appiattimento culturale e politico rispetto alla sinistra. Vista poi la sensibilità rispetto al tema delle "poltrone" che è nel Dna della Margherita fiorentina, non saprei spiegarmi perché dovrebbero rinunciarne per darne qualcuna a Rifondazione quando col 60% di voti potrebbero farne tranquillamente a meno».Secondo il capogruppo dell'UDC «i confronti tra Domenici ed alcuni esponenti della Casa delle Libertà e della società civile sono poi così fantasiosi che sembrano tratti da un libro di fiabe per bambini: la delusione per l'operato di Domenici, caratterizzato da tasse su tutto e per tutti, da errori nella gestione della mobilità e sul fallimento della lotta al degrado, è palpabile».«L'aver messo in campo i risultati di questo sondaggio all'indomani di un burrascoso incontro con il sindaco - ha concluso Tondi - è solo una dimostrazione di grande debolezza della Margherita, che con metodi desueti e di scarsa credibilità tende a mascherare una realtà impietosa: i consensi veri per la Margherita sono in calo, sono un "partito marmellata" senza più un'identità culturale definita e con buona pace di chi crede ancora nel progetto di convertire la sinistra ai valori del popolarismo europeo, all' indomani delle prossime elezioni europee i deputati della Margheritasiederanno al di fuori della grande famiglia popolare europea. Da parte sua l'UDC rilancia l'appello a tutti i cattolici impegnati in politica ed agli elettori, che in buona fede hanno votato per la Margherita ma che oggi sono delusi dalle scelte operate da questo partito, a trovare un momento di sintesi culturale coerente con i valori del popolarismo europeo». (fn)