Bilancio, Toccafondi (APF): «Impossibile colmare il deficit senza ulteriori sacrifici»
«Minori entrate e spese costanti stanno mandando in tilt il bilancio del Comune di Firenze ma a questo punto rimediare senza ulteriori sacrifici è impossibile». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi.«Questa situazione va avanti da anni - ha ricordato Toccafondi - e ripetutamente abbiamo chiesto al sindaco di incidere sulle spese. Ma questa volta siamo arrivati al culmine: già a settembre i dati forniti dall'amministrazione evidenziavano uno squilibrio che portava problemi anche al "patto di stabilità interno". Di fronte alle nostre richieste di spiegazioni e interventi ci è stato risposto che era tutto in regola».«Le opposizioni hanno sempre denunciato i gravi problemi del bilancio - ha ricordato il capogruppo di Azione per Firenze - ovvero il mancato introito di 5 milioni di euro derivanti dall'operazione di cartolarizzazione per installazione di antenne su siti comunali, la mancata realizzazione delle previsioni in merito alle contravvenzioni effettuate dagli ausiliari che ha provocato un "buco" di 7 milioni di euro. Poco positiva, inoltre, si è rivelata la vendita di immobili e il canone relativo al sottosuolo dove erano state previste cifre di entrata pari a 2 milioni di euro ma sembrano entrate poche migliaia di euro. Così a dicembre siamo di fronte ad un buco di quasi 15 milioni euro. Un disavanzo enorme ad un mese dalla chiusura del bilancio».«A mitigare la situazione ci ha pensato il governo nazionale - ha proseguita Toccafondi - a metà agosto, dopo l'entrata in vigore delle nuovo codice della strada, la cifra delle contravvenzioni per divieto di sosta ed entrata in corsia preferenziale, ovvero la gran parte delle contravvenzioni elevate a Firenze, è salita a 64 euro a multa. Nel nostro bilancio di previsione la cifra era di 32 euro così da settembre a dicembre occorre prevedere entrate non previste per almeno 6 milioni di euro. Sempre il governo ha effettuato rimborsi Iva non previsti per quasi 2 milioni di euro e infine, anche questi non previsti, sono arrivati 4 milioni di euro da recupero evasione Ici. Mancano comunque intorno ai 3 milioni di euro da trovare in un mese».«E così - ha concluso l'esponente del centrodestra - adesso ci troviamo a dover chiedere agli assessori di non comprare più giornali, agli uffici di non acquistare materiale per le stampanti, ai funzionari di non andare più a seguire convegni fuori Firenze, a non fare doni natalizi e a chiedere ai gruppi consiliari, di maggioranza, economie sulle spese, tutto questo perché altrimenti non verrà chiuso il bilancio, tant'è che tutti gli uffici hanno ricevuta una circolare che ordina il blocco della spesa. Un provvedimento estremo mai applicato a Firenze e che fa capire che siamo di fronte non ad un semplice richiamo ma ad un "allarme rosso"». (fn)