Manifestazione contro il terrorismo, Domenici: "Chi ha partecipato riconosce nel sindacato un baluardo nella lotta contro il terrorismo"

"La giornata di oggi è molto importante. Perché chi ha deciso di venire qui oggi, ha riconosciuto il sindacato come punto di riferimento fondamentale e baluardo nella lotta contro il terrorismo e per la democrazia". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici nel suo intervento di stamani al Palasport, alla manifestazione contro il terrorismo organizzata da Cgil, Cisl e Uil, alla quale erano presenti anche esponenti politici dei partiti di centro-destra.Dopo aver ricordato l'emozione e il sentimento di solidarietà espresso dai cittadini italiani dopo l'attentato di Nassiryia, Domenici ha sottolineato "quanto fosse serio il lavoro degli italiani al servizio della popolazione irachena" e come "si sia tentato di stabilire un rapporto diverso. Ma i terroristi – ha aggiunto - non hanno fatto distinzioni. Ed è dunque importante riflettere sul come si devono combattere: perché la guerra in Iraq non è servita né ad arrestare Saddam, né a fermare il terrorismo. Oggi anche il terrorismo si è globalizzato. Ma noi dobbiamo stare attenti a non generalizzare, dobbiamo riuscire a distinguere i diversi terrorismi, per combatterli con gli strumenti più adeguati. E dobbiamo anche portare sviluppo e speranza laddove ci sono solo povertà e disperazione"."Non dobbiamo spingerci sul terreno dei terroristi, che vorrebbero che si rinnegasse la democrazia – ha detto ancora il sindaco – per questo è necessaria una grande mobilitazione, per questo vorrei che da qui, oggi, partisse una iniziativa rivolta soprattutto ai giovani: per far capire cosa è stato il terrorismo degli anni '70 e d '80, per ricordare le vittime, chi erano, cosa facevano, perché sono state uccise; per discutere, per confrontarsi e per creare una vera consapevolezza democratica diffusa. E per ricordare che anche il sindacato e il mondo del lavoro hanno pagato un altissimo tributo di sangue"."E' molto importante anche il fatto che questa giornata e questo messaggio vengano da qui, da Firenze e dalla Toscana, terra di democrazia e di civiltà – ha detto ancora Domenici – Questa è la città di Lando Conti e dell'agente Fausto Dionisi; è la città che si è ritrovata in piazza dopo l'attentato alle Torri gemelle; è la città che un anno fa ha ospitato il Social Forum Europeo, con la più grande manifestazione per la pace che si ricordi; è la città dove in questi giorni sono esposti insieme la bandiera della pace e il tricolore, senza contraddizioni". "E' questo il messaggio che deve prevalere. Deve prevalere, e vorrei che ascoltaste con attenzione queste parole – ha aggiunto il sindaco rivolto ai presenti - ‘un vittorioso senso di umanità, per realizzare un percorso sociale che non deve essere macchiato di sangue innocente, né tormentato da superfluo dolore'. Queste sono le parole che scrisse Paolo VI agli uomini delle Br durante il rapimento di Aldo Moro. Parole allora inascoltate, ma che lasciano il segno, e ci richiamano al nostro comune senso di appartenenza". (ag)