Clinica Santa Chiara, Cigliana e Grazzini (FI): «Difendere i posti di lavoro e garantire il futuro di una struttura con grandi potenzialità»

Una mozione che invita il sindaco a «promuovere tutte le iniziative necessarie per giungere ad una soluzione positiva della crisi che interessa la clinica di Santa Chiara, per scongiurare il rischio della perdita del posto di lavoro per i numerosi dipendenti nonché per garantire la sussistenza di una struttura con grandi potenzialità in termini di servizio sanitario» è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana e dal consigliere Graziano Grazzini.Nella mozione si sottolinea anzitutto «il clima di difficoltà e di incertezza in cui opera da tempo la clinica a causa della riduzione del budget in convenzione», che tale struttura «è aperta dal 1955 con un'attività prevalentemente svolta in regime convenzionato, che si esplica sul piano medico-chirurgico, diagnostico nonché terapeutico» e che è dotata «di apparecchiature diagnostiche di ultima generazione che consentirebbero di effettuare ricerche cliniche indispensabili».«Il servizio sanitario pubblico reso dalla casa di cura - scrivono Cigliana a Grazzini - risulterebbe prezioso per il bacino di utenza del territorio comunale e non solo a fronte della grande domanda di analisi diagnostica esistente alla quale le strutture operanti non sono in grado di fornire una risposta in tempi adeguati. Sul piano terapeutico, inoltre, la clinica può vantare un servizio di radioterapia con trattamenti estremamente complessi, unici nella azienda sanitaria locale di Firenze nell'ambito della convenzione con l'Università».«Nel 2001 - sottolineano i due consiglieri di Forza Italia - sarebbe sia stato proposto dalla Asl un contratto per il triennio 2001-2003 con il quale si riduceva fortemente per la sola clinica Santa Chiara il budget per le attività di ricovero, a fronte di un incremento per altre case di cura medico-chirurgiche fiorentine, applicando peraltro lo sconvenzionamento della attività di ostetricia e la soppressione di altre attività tradizionali dichiarate di non interesse mentre le stesse attività vengono svolte presso altre strutture convenzionate cittadine».Nella mozione si ricorda infine «il forte stato di agitazione del personale sanitario e non, dipendente della clinica, a causa del paventato concreto rischio di licenziamenti che la proprietà ha annunciato». (fn)Questo il testo della mozione:MOZIONEOggetto: invitano il Sindaco a promuovere le iniziative necessarie per addivenire ad una soluzione positiva della crisi che interessa la clinica di Santa chiaraI sottoscritti Consiglieri Comunali,• considerato il clima di difficoltà e di incertezza in cui opera da tempo la Clinica di Santa Chiara a causa della riduzione del budget in convenzione;• considerato infatti che la clinica opera in Firenze dal 1955 con un'attività prevalentemente svolta in regime convenzionato e che si esplica sul piano medico-chirurgico, diagnostico nonché terapeutico;• considerato che presso la clinica si trovano apparecchiature diagnostiche di ultima generazione che consentirebbero di effettuare ricerche cliniche indispensabili quali Risonanza magnetica, TAC, Medicina Nucleare (con specialità non presenti nel servizio pubblico della ASL Firenze), nonché esami topografici con positroni " PET" che non sono effettuabili a causa delle difficoltà registrate nella fornitura del tracciante prodotto a Careggi;• considerato che il servizio sanitario pubblico reso dalla casa di cura risulterebbe prezioso per il bacino di utenza del territorio comunale e non solo a fronte della grande domanda di analisi diagnostica esistente alla quale le strutture operanti non sono in grado di fornire una risposta in tempi adeguati;• considerato che sul piano terapeutico la clinica può vantare un servizio di radioterapia con esecuzione di trattamenti estremamente complessi unici nella ASL Firenze nell'ambito della convenzione con l'Università di Firenze;• considerato che risulterebbe che nel 2001 sia stato proposto dalla ASL Firenze un contratto per il triennio 2001-2003 con il quale si riduceva fortemente per la sola clinica S.Chiara il budget per le attività di ricovero - a fronte di un incremento per le altre case di cura medico-chirurgiche fiorentine - applicando peraltro lo sconvenzionamento della attività di ostetricia e la soppressione di altre attività tradizionali dichiarate di non interesse mentre le stesse attività vengono svolte presso altre strutture convenzionate cittadine;• considerato che la mozione n°603 approvata dal Consiglio Regionale il 18/06/03 ha consentito il proseguimento della trattativa con le strutture sanitarie private con il rinegoziamento dell'accordo per un innalzamento del livello di tetto;• considerato che l'effetto della riduzione del tetto per il 2001-2002-2003 nonostante i correttivi apportati sta provocando uno strangolamento della struttura con evidenti ripercussioni sul piano occupazionale;• considerato il forte stato di agitazione del personale sanitario e non dipendente della clinica a causa del paventato concreto rischio di licenziamenti che la proprietà ha annunciatoINVITANO IL SINDACOA promuovere tutte le iniziative necessarie per addivenire ad una soluzione positiva della crisi che interessa la clinica di Santa Chiara, al fine di scongiurare il rischio della perdita del posto di lavoro per i numerosi dipendenti nonché per garantire la sussistenza di una struttura con grandi potenzialità in termini di servizio sanitario.Rodolfo CiglianaGraziano Grazzini