Sgherri (Rifondazione): «La giunta non ha ancora valutato gli effetti sui cittadini di questi quattro anni di manovre economiche sul welfare locale»

«La giunta non ha ancora valutato gli effetti sui cittadini di questi quattro anni di manovre economiche sul welfare locale». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri a proposito del documento di programmazione economico-finanziaria 2004 del Comune in votazione oggi pomeriggio in consiglio comunale.«Questo è l'ultimo documento prima della scadenza elettorale - ha aggiunto la Sgherri annunciando il voto contrario - pertanto sarebbe stato opportuno introdurre una valutazione critica sugli effetti delle scelte fatte fino ad oggi ma di questo non c'è traccia. Non è in discussione il giudizio sullo stato di difficoltà dei bilanci comunali a fronte dei tagli effettuati dal Governo Berlusconi: su questo punto stiamo conducendo una battaglia che vede affiancati Rifondazione e l'Ulivo. A fronte però di tanti tagli e di un inasprimento fiscale per i cittadini manca una riflessione approfondita sul ruolo che il governo locale può e deve svolgere per contrastare l'impoverimento di strati sociali sempre più vasti. Firenze è una delle città più care d'Italia ed a questa situazione si aggiungono gli effetti di balzelli odiosi come il caro-sosta. E' anche vero che i proventi dalle multe sono diventati una delle voci più importanti del bilancio quasi che il Comune, invece di scoraggiare i comportamenti sbagliati, li programmasse per il proprio bilancio.»«E' necessario aggiustare questi balzelli con chiare opzioni - ha concluso la capogruppo di Rifondazione Comunista - ad esempio garantire la sosta gratuita nei parcheggi scambiatori ma di questo non c'è traccia. Non si può mettere a profitto tutto il suolo pubblico senza dare soluzioni alternative ai lavoratori ed ai pendolari. Bisogna inoltre fermare l'espulsione dalla città dei ceti medio-bassi favorendo, anche con contributi comunali, l'acquisto o l'affitto di una abitazione a Firenze. Si continua infine a parlare di riorganizzare la macchina comunale "esternalizzando" servizi quando non esiste ancora nessuno strumento per valutare l'efficacia delle esternalizzazioni: eppure il consiglio comunale, nel 2001, aveva votato all'unanimità l'istituzione di un osservatorio sui servizi pubblici che però non è mai partito. L'unica cosa che sappiamo con certezza è che laddove c'è stato qualche risparmio, superato semmai dai costi del consiglio di amministrazione, si è realizzato sull'abbassamento del costo del lavoro ossia su stipendi che sono diventati sempre meno dignitosi. Questi esempi confermano che manca un'attenzione sul fronte del welfare locale». (fn)