Legge sulla procreazione assistita, Agostini (DS): «Una normativa da cambiare, per la salute della donna e a tutela della nascita»
Questo il testo dell'intervento della consigliera dei DS Susanna Agostini:«Circa cinquantamila coppie ogni anno, per problemi di sterilità, di infertilità o, in genere, per difficoltà ad avere figli avviano un percorso di fecondazione assistita.Questa legge, nei confronti dei giovani e delle generazioni future, è una grande responsabilità. La procreazione assistita è un fatto privato importante che riguarda poche persone, anche se i dati confermano un aumento notevole delle infertilità femminili e maschili.Donne e coppie, che affrontano un percorso difficile verso la maternità e la paternità, sono stati lasciati soli in balia di un mercato scomposto.Sarà presto promulgata la prima legge che regola la procreazione assistita nel nostro paese, una normativa che disciplinerà un momento importante della sfera affettiva familiare, donne e uomini giovani, che hanno il desiderio di trasmettere vita umana, di far nascere dei figli.La legge, in sostanza, dovrà sanare il diritto alla fecondazione assistita con protocolli sanitari garanti di tutele sanitarie e rispetto delle scelte.Non deve però diventare la legge dei divieti. Fin che siamo in tempo, è importante che si sviluppi ancora la discussione tra tutte le parti politiche, anche per approfondire i contenuti della trasversalità dimostrata in Parlamento.In Italia, da sempre, queste materie, aprono ampi dibattiti, diventano strumenti di divisioni politiche. Producono schieramenti trasversali.Perché solo ora si è sentita l'esigenza di regole certe? Perchè solo con sommatorie di divieti ?Ad oggi, comunque, la fecondazione assistita viene effettua nei centri di tutte le città d'Italia. In Toscana, per le strutture pubbliche, siamo passati da una lista di attesa di 2/3 anni nel 1999 ad un anno nel 2001 grazie anche al convenzionamento accreditato di alcuni centri privati. Nel 2001 a Firenze si possono ipotizzare 700 inseminazioni di secondo livello (in vitro): di queste circa 200 alla azienda di Careggi, il restante nei quattro centri privati di cui due convenzionati. I costi: 250.000 euro per il centro privato a fronte del pagamento ticket per il centro pubblico.A livello nazionale siamo in possesso di dati imprecisi sulla quantità di ricorsi a questa prestazione anche perché non c'è obbligatorietà di registro. Sono 290 circa i centri a livello nazionale. La maggior parte privati, e praticano la fecondazione assistita in Italia. Questi centri non sono tenuti fornire dati sulla loro attività perciò ragioniamo per conoscenze derivate da ipotesi, da indagini sulla popolazione e da operatori seri. E' utile ribadire, che dagli operatori stessi, sono attesi sul tema prese di posizione certe e passi in avanti rispetto alle risposte che si trovano a dover dare sia sul piano dell'informazione scientifica che della tutela psicologica.La legge che sarà emanata dovrà inequivocabilmente garantire pieno e reciproco rispetto delle diverse concezioni etiche e filosofiche.L'argomento richiede attenzione e discrezione. Competenze e scelte personali inedite, anche da parte degli operatori del settore. E' proprio dalla consapevolezza della complessità dell'approccio assistenziale e sanitario verso questi cittadini che dobbiamo partire per capire cosa andiamo ad incidere.Se passerà, questa normativa ci porterà fuori dall'Europa e obbligherà le coppie sterili a rivolgersi al mercato clandestino.I giovani si sentiranno rappresentati nei loro bisogni e desideri da questo Parlamento? Stride l 'incoerenza della politica rispetto alle opportunità esistenti e praticate.Come altre, anche questa nuova legge nascerà senza copertura finanziaria sufficiente e delegherà le singole Regioni alla scelta di mantenere nel pubblico o consegnare del tutto ai privati le tecniche di procreazione assistita.Come elette ed eletti, riapriamo il dibattito per correggere gli obbrobri della legge all'esame del Senato.Evitiamo la mostruosità dell'impianto forzoso e coatto dell'embrione in ogni condizione , salvo poi consentire l'aborto.Vale la pena ricordare anche che il Ministro Prestigiacomo, recentemente ha preso una posizione di confronto, speriamo venga ascoltata e che questa presa di posizione renda possibile un nuovo avvio della discussione sulla procreazione assistita e cambi la bruttissima legge».(fn)