Politica della sosta, Toccafondi (ApF): "L'Amministrazione ritorni a dettare le linee guida del sistema dei parcheggi"

Una politica della sosta sbagliata dove "l'unica motivazione che anima le scelte è fare cassa chiedendo di pagare a tutti, siano essi studenti, operai o parenti di persone ricoverate all'ospedale". E' la denuncia del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi che, dati alla mano, illustra il panorama della sosta a Firenze dove "la sola Firenze Parcheggi gestisce i parcheggi in dodici Zcs per un totale di quasi 30.000 posti auto, senza che a stabilire le linee strategiche e politiche sia l'Amministrazione"."Nel 2003 sono state realizzate le zone a sosta controllata, ovvero a pagamento, nella zona di Piazza Gavinana per un totale di 3.500 posti auto - spiega Toccafondi - a Careggi per un totale di 2.800 posti auto, a Firenze Nova e Rifredi per un totale di 2.000 posti auto, a cui si aggiungono circa 3.500 posti auto a "fascia rossa": in tutto fanno quasi 12.000 nuovi posti a pagamento".Secondo Toccafondi "queste cifre, ma anche la scelta di creare zone a sosta controllata nelle periferie, vicino al nuovo polo universitario di Novoli, nei pressi dell'ospedale di Careggi o, ancora, nelle zone che ospitano imprese dove ogni giorno si recano per lavorare decine di pendolari, rappresentano una politica della sosta sbagliata"."Un sistema di parcheggi ragionevole - aggiunge Toccafondi - deve prevedere una modalità che faciliti i pendolari e gli studenti che usano l'auto solo per arrivare a lavoro o nel luogo di studio e ritornare a casa, deve facilitare i residenti nel trovare un posto auto, deve aiutare il piccolo commercio quotidiano, venendo incontro a chi deve fare acquisti e ai commercianti, garantendo un sistema generalizzato di sosta gratuita almeno per la prima mezz'ora con esposizione del disco orario".Tutto questo, insiste Toccafondi, finora non è avvenuto "perché si è lasciata carta bianca ad una società alla quale si è affidato il servizio fino al 2011 e così ci siamo trovati con la decisione di spostare i parcheggi a pagamento nelle periferie a danno delle categorie economiche deboli: studenti, operai, pendolari"."Così aumenta il fatturato sia di Firenze Parcheggi che del Comune di Firenze" ribadisce Toccafondi spiegando che Firenze Parcheggi con i propri ausiliari ha effettuato 54.500 contravvenzioni nel 2000, 48.700 nel 2001, 94.500 nel 2002, "secondo le previsioni ne doveva fare 130.000 nel 2003, ma ora si parla per questo anno di 200.000 multe"."Questo vuole dire che, se per ogni contravvenzione Firenze Parcheggi incassa 9,5 euro, più Iva, nel 2003 incasserà circa 2 milioni di euro relative alle contravvenzioni - conclude Toccafondi - . Il Comune, invece, come sappiamo incasserà nel 2003 quasi 30 milioni di euro. Questo meccanismo di aumentare i parcheggi a pagamento anche nelle periferie rischia di rappresentare un vantaggio solo per il Comune e per la società che gestisce i parcheggi. Occorre quindi che Firenze Parcheggi faccia quello per cui era nata ovvero coadiuvare l'Amministrazione nella gestione del sistema di parcheggi". (vp)