Amministrative 2004, Tondi (UDC): «La Casa della Libertà sfrutti la debolezza del sindaco e chiami a raccolta le forze civiche deluse da questa giunta»
«Se solo penso che fino a qualche settimana fa il sindaco Domenici non perdeva occasione per denunciare la mancanza di classe dirigente nella Casa della Libertà a fronte di quanto invece accadeva nell'Ulivo, rimango quantomeno stupefatto nel constatare che per ottenere la sua riconferma è costretto a lanciare appelli più o meno diretti ai dirigenti del centrosinistra per una scelta che, invece, avrebbe dovuto essere stata presa da tempo e senza tutte queste discussioni e polemiche». E' quanto ha dichiarato il capogruppo dell'UDC Federico Tondi.«Questi appelli - ha aggiunto Tondi - testimoniano la debolezza politica del sindaco nei confronti di una coalizione delusa dal quanto svolto nel corso del suo mandato: rimpasti di giunta, decisioni amministrative più volte rimangiate e una città gettata nel caos dalla contemporanea apertura di numerosi cantieri. Risulta chiaro che nessuno del centrosinistra può più permettersi il lusso di apostrofare la Casa della Libertà come inadeguata ad amministrare Firenze: se nel centrodestra l'UDC denuncia un ritardo nella scelta, che dire di ciò che accade nell'Ulivo che amministra la città da nove anni e che ancora non sa chi candidare a sindaco?».«Questi fatti - ha concluso il capogruppo dell'UDC - devono servire da stimolo alla Casa delle Libertà per presentarsi senza timori reverenziali, con candidati credibili e programmi seri alla guida della città lanciando un appello a tutte e forze deluse da questa sinistra a lavorare per un'alternativa unitaria capace di non disperdere le tante energie che Firenze sprigiona». (fn)