La figura e l'impegno di Catia Franci ricordati in Palazzo Vecchio. Fiorino d'oro al Centro che porta il suo nome, a primavera un libro

Catia Franci è stata ricordata oggi pomeriggio, a dieci anni dalla scomparsa, nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, lo stesso luogo che l'ha vista per tanti anni, dal 1975 al 1990, presente e impegnata nella vita politica e sociale della città, prima come consigliere comunale e poi come assessore alla pubblica istruzione, progetto giovani e progetto donna.Alla cerimonia, presieduta dal sindaco Leonardo Domenici e dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, hanno partecipato numerosi amministratori della città, rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell'istruzione e del volontariato, insieme ai familiari e agli amici. Durante la cerimonia il sindaco Domenici ha consegnato il Fiorino d'oro, il massimo riconoscimento della città di Firenze, al Centro donne contro le violenze "Catia Franci" per le attività svolte a favore dell'accoglienza di donne e minori che hanno subito abusi o maltrattamenti, "mettendo in atto - recita la motivazione del riconoscimento - uno dei principi fondamentali del pensiero e dell'attività di Catia"."Per quanti discorsi possiamo fare, noi stasera possiamo restituire solo parzialmente la complessità della figura e della personalità di Catia - ha detto il sindaco Domenici - . In me c'è il ricordo di una persona che aveva caratteristiche complesse e che accanto alla volontà, alla capacità, alla forza di carattere, poneva anche altri aspetti ugualmente importanti che la rendevano sempre desiderosa di misurarsi con i suoi stessi limiti e di superarli. Aveva le caratteristiche per unire insieme esperienze e sensibilità differenti: è una presenza che ancora noi sentiamo qui, ci trasmette qualcosa di forte perché faceva le cose non solo con la testa ma anche con il cuore e per questo le iniziative che ha realizzato come amministratrice rimangono".L'assessore Lastri ha messo in evidenza alcune delle intuizioni che Catia Franci "interprete di una politica vera" ha saputo scoprire nel campo dei servizi per i bambini, per i giovani e per le donne."Catia ci ha lasciato un'esperienza importantissima nel rapporto tra il movimento delle donne e le istituzioni con quella intuizione fondamentale che fu la creazione del Progetto donna - ha ricordato l'assessore Lastri - . Si devono a Catia, poi, percorsi innovativi e tuttora attuali nella promozione della cultura dell'infanzia, attraverso una politica che mette i bambini e le bambine al centro dei servizi educativi, nello sviluppo della continuità educativa tra gli zero e i sei anni, nel valorizzare l'educazione degli adulti, nel considerare i giovani soggetti del cambiamento, accettando la scommessa di investire su di loro".Durante la cerimonia alcuni docenti universitari, Anna Scattigno, Francesca Arena, Dario Ragazzini e Sandra Landi, hanno illustrato il lavoro che porterà all'uscita, nella primavera del 2004, di un libro dedicato all'attività politico-istituzionale e in difesa dei diritti delle donne, in collegamento con i movimenti femminili e femministi, di Catia Franci. (vp)