Viale Strozzi, stamani effettuato il primo test sui semafori in vista della riapertura al traffico del vecchio sottopasso

La prova sui semafori è durata un'ora circa, il tempo necessario per verificare sul campo se la nuova tempistica causasse particolari incolonnamenti. Questa mattina i tecnici della Mobilità e rappresentanti della Polizia Municipale hanno effettuato il primo test in vista della riapertura al traffico del vecchio sottopasso di viale Belfiore. I lavori sono conclusi e nel giro di un paio di settimane, il tempo necessario per installare un nuovo semaforo e per realizzare la segnaletica, potrà riaprire al traffico. La prova di questa mattina era necessaria per testare l'ipotesi di nuova circolazione definita dai tecnici e dalla Polizia Municipale. L'ipotesi prevede la possibilità per i veicoli provenienti dal piazzale Montelungo si svoltare a sinistra per entrare nel vecchio sottopasso e in viale Belfiore attraverso il nuovo raccordo di collegamento che si immette nel vecchio sottopasso. I risultati del test hanno soddisfatto i tecnici che adesso definiranno ulteriormente il progetto per poi presentarlo all'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani cui spetta l'ultima parola.Secondo l'ipotesi per il nuovo sottopasso, quello cioè in funzione in questo momento, non cambierebbe niente: i veicoli in arrivo da Strozzi oggi possono dirigersi verso viale Redi oppure proseguire verso Porta a Prato. Il vecchio sottopasso invece sarebbe utilizzato dai veicoli in arrivo da piazzale Montelungo con due direzioni: verso Porta a Prato oppure verso viale Redi, attraverso un incrocio regolato da un semaforo. La prova di questa mattina è servita proprio per simulare la presenza del nuovo impianto che comporterà un allungamento del rosso per chi arriva dal nuovo sottopasso e per valutare l'impatto della nuova tempistica sulla circolazione.I vantaggi della nuova ipotesi sembrano rilevanti: sarebbero infatti molti i mezzi che ogni giorno potrebbero utilizzare il nuovo raccordo di collegamento per raggiungere le zone di Redi, Novoli e Statuto senza dover percorrere viale Strozzi, girare intorno alla goccia e tornare indietro. A questi veicoli si aggiungerebbero da subito i circa 200 bus urbani che ogni giorno dalla stazione percorrono via Valfonda, la corsia sul lato del Palacongressi, girano intorno alla Fortezza per dirigersi poi in viale Redi (per esempio la linea 23). In un secondo momento anche una quota dei bus extraurbani che dalla stazione si dirigono verso l'autostrada utilizzando via della Scala-via delle Porte Nuove oppure girando intorno alla Fortezza. Il risultato sarebbe un alleggerimento del traffico in tre nodi critici della circolazione cittadina (la stazione di Santa Maria Novella, la Fortezza e Porta a Prato) e un potenziamento della viabilità in uscita dal centro città. (mf)