Vicenda parcheggi Meyer, Toccafondi (ApF): «Bugliani non si deve scusare. Adesso lavoriamo per migliorare il sistema della sosta intorno all'ospedale»

«L'assessore Bugliani non si deve scusare. Adesso è invece necessario lavorare per trovare un migliore sistema di parcheggi intorno all'ospedale Meyer». Lo ha detto il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi a proposito di un presunto uso scorretto dei permessi per il parcheggio riservati ai genitori dei bambini ricoverati.«In questi giorni - ha spiegato Toccafondi - ho ricevuto risposta ad una mia interrogazione che chiedeva che fine aveva fatto un mio ordine del giorno, poi approvato dal consiglio comunale, che prevedeva l'istituzione di una tariffa agevolate nei pressi dell'ospedale Meyer per i parenti che assistevano i loro bambini degenti all'ospedale, praticabile attraverso una autocertificazione. Un meccanismo semplice ed efficace per i tanti genitori che devono assistere il loro bambino anche per l'intera giornata.Non a caso l'ordine del giorno fu approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale. Nella risposta l'assessorato affermava che, esistendo 30 contrassegni speciali da mettere a disposizione dei familiari che prestano assistenza ai bambini degenti, non era necessario istituire una tariffa ridotta».«Una situazione questa che, come posso confermare in prima persona, non è stata messa a conoscenza di tutti - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - a questo punto ho scritto una lettera all'assessore Bugliani descrivendo quello che io avevo potuto constatare a luglio di persona, ovvero che i contrassegni non vengono né pubblicizzati ai parenti, né ho potuto vedere materiale che, all'interno dell'ospedale, informasse di questa possibilità.La mia esperienza mi fa confermare che all'interno del Meyer lavorano medici, infermieri e operatori che ringrazio per la professionalità, la gentilezza e l'umanità che dimostrano con chiunque. Nessuno credo abbia mai messo in dubbio questo. Però è altrettanto indubbio, per quanto ho potuto vivere in prima persona, che noi, come tutti i genitori che abbiamo conosciuto in quei giorni, siamo stati 24 ore al giorno all'ospedale, come tutti lo abbiamo raggiunto in macchina, come tutti abbiamo parcheggiato nelle vicinanze dell'ospedale nei parcheggi a pagamento. Siamo passati dalla portineria prima, dal pronto soccorso poi e infine, dopo le varie analisi, nel reparto. Abbiamo incontrato medici, infermieri, vari operatori, uscieri e questo per circa una settimana e nessuno a noi come a tutti i genitori conosciuti ha mai detto che c'era la possibilità di richiedere un permesso gratuito. E così noi, come tutti, la mattina successiva pagavamo la tariffa intera ovvero intorno ai 20 euro».«In quelle condizioni - ha concluso Toccafondi - l'ultima cosa che ti passa per la testa è lamentarti. Sono sicuro che l'ordine del giorno era e resta un valido strumento per cercare di risolvere il problema: creare una tariffa forfettaria giornaliera o oraria che permetta di pagare una cifra ragionevole a chi, attraverso una semplice autocertificazione, dimostri di andare al Meyer per assistere un parente. In tutta questa vicenda ringrazio l'assessore Bugliani perché, anche a seguito della lettera inviata, si è preoccupato di informarsi se il racconto che gli ho riportato corrispondeva al vero e, come lui stesso descrive, dopo gli accertamenti anche lui ha evidenziato disfunzioni nel servizio. Disfunzione che, anche se circoscritto ad un solo evento, anche la stessa direzione del Meyer, ha riconosciuto. Pertanto penso che in tutta la vicenda si evidenziano due aspetti: che l'assessore Bugliani non si debba scusare, e che occorre ripensare il sistema dei parcheggi nelle vicinanza del Meyer per chi deve assistere un parente». (fn)