Diritto di voto per i consigli di quartiere ai cittadini non comunitari, Grazzini e Pieri: «Sospendiamo la delibera, rischia di diventare vecchia»
«La sinistra corre troppo: aspettiamo di vedere cosa deciderà il Parlamento e poi adeguiamo il nostro statuto alla luce delle nuove normative». E' quanto hanno dichiarato il presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri e il vicepresidente del consiglio comunale Graziano Grazzini che chiedono la «momentanea sospensione della proposta di delibera che estende il diritto di voto, attivo e passivo, per l'elezione dei consigli di quartiere, ai cittadini stranieri non comunitari residenti a Firenze da almeno due anni».«Il tentativo di dare legittima voce ai rappresentanti degli stranieri residenti che vivono, lavorano e pagano le tasse in città - hanno sottolineato Grazzini e Pieri - è stato l'impegno trasversale di quasi tutte le forze politiche. Alla luce del dibattito politico di questi giorni tale delibera, che sarà in discussione nei prossimi consigli comunali, rischia di diventare inutile e superata».«La discussione sui vari disegni di legge presentati in Parlamento - hanno concluso - ci impone, come atto di buon senso, di sospendere momentaneamente questa delibera. Altrimenti rischiamo di approvare un atto che sarà ben presto superato e di dover mettere nuovamente le mani su statuto e regolamento comunale. Sarebbe un atteggiamento superficiale che deve essere assolutamente evitato». (fn)