Parcheggi a fascia rossa, CdL: «L'amministrazione comunale non riesce a motivare le proprie scelte di fronte alla città»

«L'amministrazione comunale non riesce a motivare le proprie scelte di fronte alla città». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri della Casa delle Libertà.«A fronte della nostra vittoria che ha portato alla revoca dell'ordinanza sui parcheggi a fascia rossa decisa dal Sindaco - hanno spiegato - i nostri gruppi, attraverso i capigruppo, avevano formalizzato questa mattina al presidente Brasca la richiesta di una comunicazione urgente da parte del sindaco in consiglio comunale che spiegasse alla città le motivazioni di tale scelta, che chiarisse se esiste ancora un rapporto di fiducia con l'assessore Bugliani e indicasse le linee generali di eventuali iniziative sostitutive o correttive».«Contrariamente alle più elementari leggi della democrazia - hanno aggiunto i consiglieri del centrodestra - ed appellandosi da una parte al regolamento del consiglio e dall'altra alle prerogative della giunta di non rispondere alle domande dei consiglieri, il vicesindaco Matulli ha deciso di rimandare la risposta a lunedì prossimo dopo la riunione di giunta di domani. E' chiaro, a questo punto, che non interessano né al sindaco né al vicesindaco le attese dei cittadini, fino ad oggi penalizzati da provvedimenti punitivi decisi dall'amministrazione in tema di multe, ganasce, rincaro tariffe parcheggi e limitazione spazi sosta per residenti e non: evidentemente non interessano alla giunta le migliaia di euro di multe pagate ingiustamente dai cittadini che hanno trovato la propria auto bloccata dalle ganasce e non può interessare alla giunta la richiesta di chiarimenti espressa a nome loro dalla minoranza di centrodestra».«Stante l'importanza degli argomenti - hanno concluso - abbiamo preso atto dell' assenza di una giustificazione politica e amministrativa rispetto alla revoca del provvedimento, hanno preso atto dell'assenza in quel momento del sindaco e di molti membri della giunta, e, affermando la loro pari dignità di consiglieri eletti, hanno deciso di abbandonare l'aula, sicuri di interpretare così la delusione e il disorientamento dei cittadini stessi». (fn)