Domani in Palazzo Vecchio incontro per la pace in Iraq

«Prospettive di pace per l'Iraq. Quale ruolo per le religioni» è il titolo dell'incontro che si terrà domani pomeriggio, con inizio alle 18, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. L'iniziativa rientra nel ciclo di manifestazioni "Firenze per un'Europa di pace".A confronto esponenti del popolo iracheno: Jamil Nisan (cristiano caldeo), Safai Abd-Alrahman Alnsari (mussulmano sunnita) e Abdalsam Daood Soidan (musulmano scita). Interverrà il sindaco Leonardo Domenici, introduce e coordina Andrea Bigalli, vice-direttore della Caritas, Pax Christi.«Solo pochi mesi fa - ha ricordato la presidente della commissione cultura Lavinia Balata Orsatti - il presidente degli Stati Uniti Bush proclamò la vittoria. Fu facile, con i mezzi aerei e i congegni elettronici di puntamento infallibili nel tiro a distanza. Ma sul terreno cominciava un'altra guerra, ignota in Usa. In Iraq il caos attrae i suoi perpetuatori, come la piaga le mosche più infette: il rischio, ora, è che gli americani debbano ricorrere, per far paura ai loro nemici, a metodi ancora più pesanti e duri. Ma ogni repressione militare ha come effetto solo quello di disonorare l'esercito che la conduce».«Di fronte alle difficoltà e ai timori per l'ignoto che ci attendono - ha concluso la presidente della commissione cultura - abbiamo deciso di dare la parola a tre religiosi, per lanciare un messaggio di pace e di speranza per questa regione tanto martoriata. Proprio loro ci ricorderanno che tutti noi abbiamo un destino comune, che abitiamo sotto quello cielo dove popoli diversi hanno imparato a conoscersi e a condividere ideali e speranze. In pace, senza bisogno di fomentare odi e commettere omicidi». (fn)