Firenze in prima fila per difendere i diritti dei bambini si prepara alla Global march contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Firenze in prima linea per la difesa dei diritti dei bambini di tutto il mondo. A Firenze, infatti, il prossimo 13 maggio arriveranno 500 bambini da 100 diversi Paesi per testimoniare, attraverso la Global march che sfilerà nelle strade della città, il loro ‘no' allo sfruttamento del lavoro minorile. Dal 10 al 12 maggio, inoltre, al Palacongressi, si terrà la prima conferenza internazionale sullo sfruttamento dei minori che vedrà protagonisti proprio bambini che hanno avuto esperienze di sfruttamento.I due eventi, organizzati da Mani Tese insieme a Cgil, Cisl e Uil, con la collaborazione del Comune di Firenze e della Regione Toscana e sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, sono stati presentati stamani nel Salone de' Dugento dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, da Frans Roselaers, direttore del Programma Ipec-Oil (Ginevra) e da Kailash Satyarthi, segretario internazionale Global March against Child Labour."Nel Dna di questa città, insieme ai valori della pace, c'è sempre stata una particolare attenzione ai bambini, ai loro diritti - scrive il sindaco Leonardo Domenici nel suo messaggio di saluto alla presentazione dei due eventi - . Il progetto di fare di Firenze la capitale mondiale della difesa dei minori troverà in prima fila non solo l'Amministrazione comunale, ma anche l'intera città, il tessuto vivo della nostra Firenze. Io credo che da Firenze debba partire un messaggio globale, per il diritto a una nuova infanzia su tutto il pianeta"."La nostra è una città accogliente e solidale, ma anche operativa: su questo tema sono alcuni anni che stiamo lavorando - spiega l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - per informare e creare un percorso di consapevolezza per gli educatori e i bambini stessi sullo sfruttamento e il lavoro minorile e un approfondimento sui diritti e il benessere dei bambini. Ogni anno, il 16, aprile con i bambini delle nostre scuole ricordiamo il sacrificio di Iqbal Masish, il bambino ucciso nel 1995 in Pakistan, dopo avere denunciato i suoi sfruttatori e quelli di tanti suoi coetanei".La promozione dei diritti dei minori nelle scuole fa parte di un progetto educativo, promosso dall'assessorato alla pubblica istruzione all'interno dell'offerta delle "Chiavi della città", che si chiama "Il villaggio dei diritti" e ha lo scopo di sensibilizzare le scuole al problema delle diverse forme di sfruttamento dei bambini e delle bambine. I due eventi, dunque, il convegno e la marcia, rappresenteranno per i ragazzi delle scuole fiorentine il momento clou di un percorso iniziato insieme agli insegnanti e alle famiglie.Sono di vario genere, dall'ospitalità nei centri di pronta accoglienza fino alle iniziative per combattere l'abbandono scolastico, e in questo senso sarà aperto entro l'anno il quarto centro di alfabetizzazione per bambini stranieri presso la scuola "Boccaccio", gli interventi messi in campo anche a Firenze, attraverso l'assessorato alla pubblica istruzione, per fare fronte alle più disparate situazioni di disagio dei minori.Per quanto riguarda gli interventi coordinati dai servizi sociali del Comune nell'anno passato sono stati aiutati 1451 bambini e ragazzi dagli 0 ai 17 anni di età, che corrispondono al 3% delle persone di questa fascia di età a Firenze (47.253). Gli interventi sono stati i più vari, dall'inserimento presso i centri diurni a quello in strutture di pronta accoglienza o in strutture residenziali fino agli incontri protetti genitori-figli. Nei primi sei mesi di quest'anno ci sono state 150 richieste di inserimento nei centri di pronta accoglienza (102 maschi e 48 femmine) per i minori dai 15 ai 17 anni, la maggior parte (119) provenienti dalla Romania, mentre sono 100 i minori non accompagnati che sono in carico ai servizi sociali (la maggioranza albanesi, tra i 15 e i 17 anni di età) e ai quali vengono offerte diverse possibilità di aiuto, dalla pronta accoglienza (23 ragazzi) all'inserimento nelle comunità educative (77).Nel febbraio 2001, poi, il Comune di Firenze, in collaborazione con gli organi della giustizia minorile, con i servizi sociali e le associazioni del terzo settore, ha aperto una struttura contro lo sfruttamento dei minori, sia in campo lavorativo che contro i maltrattamenti, che è stata denominata "Centro sicuro". Si tratta di una struttura di aiuto e di protezione per i minori che hanno subito sfruttamento e che hanno bisogno di sostegno. Sono oltre 200 i minori che hanno utilizzato questa struttura. (vp)In allegato il saluto del sindaco Leonardo DomeniciPer Firenze questa è una giornata di festa e impegno.Nel Dna di questa città, insieme ai valori della pace, c'è sempre stata una particolare attenzione ai bambini, ai loro diritti.Firenze ha una lunga tradizione in questa direzione. E voglio ricordare l'accoglienza che, solo pochi mesi fa, abbiamo riservato ai bambini brasiliani, grazie al progetto Axé. Un'esperienza bellissima che ha reso tutti noi, l'intera città più ricca.Il progetto di fare di Firenze la capitale mondiale della difesa dei minori troverà in prima fila non solo l'amministrazione comunale, ma anche l'intera città, il tessuto vivo della nostra Firenze.L'urgenza dell'impegno per i minori, per battersi contro ogni forma di sfruttamento, non è solo etica, ma concreta e reale.Un bambino su sei nel mondo lavora in condizioni di sfruttamento e la maggior parte di loro non andrà mai a scuola. Secondo i dati Istat nel nostro paese ci sono circa 150.000 bambini tra i 7 e i 14 anni che lavorano, tra cui almeno 30.000 possono essere considerati sfruttati. Di questi moltissimi sono giovani emigrati provenienti dall'Africa, dall'Albania e da altre regioni dell'Oriente mondiale.Ma i problemi riguardanti i minori non si fermano allo sfruttamento del lavoro.Carol Bellamy, direttore dell'Unicef, ci ha ricordato che per raggiungere l'obiettivo di ridurre, nel mondo, la mortalità infantile di un terzo ci vorranno 137 anni. «A far presto – ha detto la direttrice – questo obiettivo sarà raggiunto in Africa non prima del 2140». A far presto. Il che significa che cinque generazioni saranno spazzate via prima che si riaccenda in fondo al tunnel un lumicino di speranza.Oggi in tutto il mondo i bambini resi orfani dall'Aids sono 14 milioni, ma saranno più del doppio nel 2010. Il 90% di loro si trova in Africa, dove la mortalità infantile è continuata a crescere negli anni Novanta, raggiungendo il picco del 300 per mille in Angola e Sierra Leone. Senza contare che circa il 70% delle nascite nell'Africa sub-sahariana non vengono registrate, e sono così escluse da ogni diritto e da ogni aiuto.Si estende intanto il tragico fenomeno dei bambini-soldato. Negli ultimi dieci anni ne sono stati sequestrati oltre 20 mila in Uganda. E si calcola che su 30 mila combattenti che si affrontano in Congo almeno 10 mila hanno meno di dieci anni. Guerre, povertà, denutrizione, malattie stanno falcidiando milioni di bambini.Noi, in questi decenni, ci siamo abituati troppo a misurare la crescita, lo sviluppo attraverso i dati del Pil, dell'indice Mibtel ecc. Purtroppo lo sviluppo economico e sociale non è stato sempre accompagnato da quello sociale e umano.Di questa perdita di valori e attenzione, sono i bambini ad essere le prime vittime. Non è un caso che proprio nelle società più avanzate si registri un aumento di violenze e di abusi sui minori. Anche il loro è un grido forte, come quello che giunge dal Sud del mondo.Un grido che non ci può lasciare indifferenti. Sottraendo dignità e speranza ai più piccoli non si resta indenni. Viene cancellato il futuro e si amputa il presente.Io credo che da Firenze debba partire un messaggio globale, per il diritto a una nuova infanzia su tutto il pianeta. Per il diritto a una piena infanzia, libera dallo sfruttamento del lavoro e dalle malattie, degna di essere vissuta con quella spensieratezza e quella gioia di gioco, che oggi, purtroppo è negata a milioni di bambini.Su questa strada Firenze è in prima linea. Si sente coinvolta. Si sente impegnata.Voglio ringraziare Mani Tesi, Cgil, Cisl e Uil, l'alleanza lanciata dalla Global March against Child Labour, per le iniziative che hanno intenzione di realizzare e per l'idea del primo Children's World Congress on Child Labour, in cui saranno i ragazzi ad essere i principali protagonisti.Firenze è una città che vanta anche una lunga tradizione non solo nell'accoglienza, ma anche nella formazione. Qui ci sono importati istituzioni culturali nazionali, europee e internazionali. Credo che tutti vorranno contribuire per realizzare progetti concreti per realizzare l'obiettivo di portare i ragazzi dallo sfruttamento all'istruzione.