Papini (Verdi): «Piena solidarietà al prosindaco di Mestre Bettin per la commemorazione delle foibe»

«Gli attacchi al prosindaco di Mestre Gianfranco Bettin sono del tutto incomprensibili. L'intitolazione, voluta proprio da Bettin, di una piazza ai martiri delle foibe a Mestre è un atto doveroso di riconoscimento di una tragedia che ha colpito migliaia di italiani dell'Istria e della Dalmazia». E' quanto ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «le accuse di revisionismo sono assurde ed incredibili perché sulle foibe sono tutti d'accordo: fu una strage di cittadini per la stragrande maggioranza del tutto innocenti, in molti casi bambini, donne, semplici lavoratori. Fu una operazione di pulizia etnica fortemente voluta dai partigiani comunisti di Tito ed è vergognoso che i comunisti o post-comunisti di oggi neghino il diritto alla commemorazione di quei morti solo per pura autodifesa ideologica».«Intitolare una piazza o una via ai martiti delle foibe è un gesto certamente soltanto simbolico - ha concluso il capogruppo dei Verdi - che aiuta la riconciliazione con quegli italiani che furono costretti a trasformarsi in profughi in tutta la penisola. Fu anche un esempio di pulizia etnica su cui è opportuno fare chiarezza per capire meglio anche tutto ciò che è accaduto in seguito nei Balcani. Esprimiamo quindi tutta la solidarietà a Bettin e lo invitiamo a riconsiderare l'idea di presentare le dimissioni da prosindaco di Mestre. Non si può dare le dimissioni per una battaglia giusta, che segue le tante altre condotte da Bettin, a cominciare dalle lotte contro i veleni chimici di Porto Marghera». (fn)