Elettrosmog, annullato il decreto Gasparri. Il sindaco Domenici: "I dubbi dei Comuni erano motivati"

"I dubbi e le perplessita' dell'ANCI sulla costituzionalita' del decreto legislativo per la accelerazione della realizzazione di infrastrutture per le telecomunicazioni, avanzati fin dall'esame in Conferenza Unificata un anno fa, si sono dimostrati fondati a seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale". Lo afferma Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Associazione dei Comuni Italiani (ANCI). "In quella sede – spiega Domenici – l'ANCI segnalo' infatti che il Decreto in questione non era compatibile con la legge di delega, contrastando con quanto disposto dagli articoli 76 e 77 della Costituzione che prevedono che il potere legislativo del Governo sia esercitato entro i limiti stabiliti dal Parlamento"."La legge obiettivo – spiega Domenici - autorizzava soltanto la semplificazione delle procedure necessarie per realizzare le opere individuate come ‘strategiche'. Il decreto, invece, opera una modifica delle procedure che riguardano una intera categoria, e questo e' quanto l'ANCI ha segnalato fin dal novembre scorso nelle sedi istituzionali opportune"."In ogni caso – afferma ancora il Presidente ANCI - il provvedimento conteneva alcune norme che vanificavano la potesta' regolamentare del Comune in merito alla gestione del territorio: in particolare la disciplina riguardante le opere di urbanizzazione primaria e la occupazione di suolo pubblico. Anche se indirettamente quindi – conclude - la Consulta ha di fatto eliminato un provvedimento che era lesivo della potesta' regolamentare dei Comuni, espropriandoli della gestione del territorio. Potesta' che ora ritorna pertinenza delle amministrazioni locali". (segr-red)