Mozione contro il condono edilizio approvata dal consiglio comunale
Una mozione contro il condono edilizio è stata approvata ieri sera dal consiglio comunale. Il documento era stato presentato dai consiglieri Valter Acciai, Susanna Agostini, Antongiulio Barbaro, Marcella Bresci Bausi, Gregorio Malavolti (DS), Riccardo Basosi (Margherita), Nicola Rotondaro, Luca Pettini (Comunisti Italiani), Giovanni Fittante (Insieme per l'Ulivo), Enrico Falqui (gruppo misto), Alessio Papini (Verdi).«Il governo - si legge nella mozione - ha annunciato che sarebbe indispensabile varare un condono edilizio per procurare alla casse delle stato 1 miliardo e mezzo di euro. Tale condono potrebbe riguardare edifici costruiti illegalmente con una superficie che arriva a 250 metri quadrati per ogni abuso da condonare».«L'ultimo condono edilizio, quello del 1994 - prosegue il documento - fece registrare un picco di ben 83 mila edifici costruiti illegalmente, quantità poi notevolmente diminuita negli anni successivi. Il condono edilizio è una misura che giustifica l'illegalità nei comportamenti dei cittadini, costringe i comuni a realizzare onerose opere di urbanizzazione, abbatte qualunque criterio di corretta pianificazione del territorio e, soprattutto, incentiva e rende lecite gravissime ed irreversibili ferite all'ambiente».La mozione chiede che «il consiglio comunale di Firenze si impegnia contrastare sul piano politico la possibilità di un nuovo e grave condono edilizio» e che la Regione Toscana «adotti provvedimenti che annullino nel territorio regionale gli effetti del condono sul piano amministrativo». Infine si invita il sindaco «ad operare una scrupolosa vigilanza affinché in questa fase nel territorio del Comune non vi siano fenomeni di abusivismo sollecitati dall'annuncio del condono».«L'annunciato condono edilizio promosso dal governo Berlusconi - ha commentato il consigliere diessino Antongiulio Barbaro, membro della commissione bilancio di Palazzo Vecchio - viene proposto esclusivamente per recuperare risorse economiche necessarie a coprire i buchi aperti dal ministro Tremonti nel bilancio dello Stato. E' il risultato di tre anni di disastrosa gestione dell'economia, caratterizzati da previsioni di crescita e quindi di gettito fiscale del tutto sovrastimate, su cui purtroppo sono state pianificate spese ora evidentemente insostenibili. Il tutto mascherato dalla bugia per la quale con il condono il governo non tocca le tasche degli italiani: i costi reali se li dovranno accollare i comuni per sostenere le necessarie opere di urbanizzazione, quindi di nuovo i cittadini». (fn)Questo il testo della mozione:Oggetto: Mozione "Firenze contro il condono edilizio"Presentata dai Consiglieri Marcella Bresci Bausi, Antongiulio Barbaro, Gregorio Malavolti; Riccardo Basosi, Nicola Rotondaro, Luca Pettini, Giovanni Fittante, Enrico Falqui, Alessio Papini, Anton Giulio Barbaro, Valter Acciai, Susanna AgostiniPremesso cheil governo ha annunciato che sarebbe indispensabile varare un condono edilizio per procurare alla casse delle Stato 1,5 miliardi di euro e che da notizie di stampa esso potrebbe riguardare edifici costruiti illegalmente con una superficie che arriva a 250 metri quadrati per ogni abuso da condonare;l'ultimo condono edilizio, quello del 1994 fece registrare un picco di ben 83 mila edifici costruiti illegalmente, quantità poi notevolmente diminuita negli anni successivi;il condono edilizio è una misura che giustifica l'illegalità nei comportamenti dei cittadini, costringe i comuni a realizzare onerose opere di urbanizzazione, abbatte qualunque criterio di corretta pianificazione del territorio e, soprattutto, incentiva e rende lecite gravissime ed irreversibili ferite all'ambiente;Tutto ciò premessoIl Consiglio Comunale di Firenze si impegna- a contrastare sul piano politico la possibilità di un nuovo e grave condono edilizio;- a chiedere alla Regione Toscana di adottare provvedimenti che annullino nel territorio regionale gli effetti del condono sul piano amministrativo;Il Consiglio Comunale di Firenze invita il Sindaco ad operare una scrupolosa vigilanza affinché in questa fase nel territorio del Comune non vi siano fenomeni di abusivismo sollecitati dall'annuncio del condono