Mostre, le "Passioni" di Montemurro al Palagio di Parte Guelfa

Quaranta opere dove il colore racconta emozioni e ambienti diversi che appartengono poco alla realtà e molto alla fantasia. Sono i quaranta quadri che compongono la prima mostra fiorentina intitolata "Passioni" e ospitata al Palagio di Parte Guelfa di Francesco Montemurro, artista figurativo di matrice espressionista, che, di origine calabrese, vive e lavora in Toscana, in Versilia, da molti anni.La mostra, che ha il patrocinio dell'assessorato alla valorizzazione delle tradizioni fiorentine, sarà inaugurata domani alle ore 18,30 e resterà aperta fino al 5 ottobre con orario 9,30-12,30 e 15,30-19,30 compresi la domenica e i festivi (ingresso gratuito)."Sono lieto che Montemurro abbia accettato l'idea di portare la sua mostra al Palagio di Parte Guelfa - ha detto l'assessore alla valorizzazione delle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani - che sta vivendo una stagione di mostre e di eventi che ne sottolineano la naturale vocazione di palazzo della fiorentinità. In particolare questa mostra si colloca bene in una città come la nostra che è stata la città dei pittori macchiaioli". "L'utilizzo delle prestigiose sale del Palagio di Parte Guelfa - ha aggiunto Giani - consente all'intera cittadinanza di poter partecipare a un evento artistico suggestivo, all'insegna della valorizzazione degli spazi monumentali della città".Francesco Montemurro ha scelto la strada della pittura, come mezzo per la ricerca e l'espressione di sé, circa cinque anni fa dopo avere parzialmente abbandonato la carriera di avvocato. "Il colore è per me una cosa magica - ha spiegato l'artista - vengo attratto dal colore per esprimere tutto".Ed è un mondo di colori quello rappresentato attraverso le sue opere dove paesaggi con chiome cupe si scontrano con cieli di grande violenza cromatica e con strade inondate dal colore degli alberi.Fra le opere esposte, di cui molte inedite, il "Notturno alle Cinque Terre" dove protagonista è un mare "ad occhi aperti", "L'eterno traditore", "L'amico filologo" e "Prova di flamenco" che è una interpretazione della bellezza femminile.Montemurro fa rivivere nelle sue opere anche la sua terra d'origine, la Calabria, che convive con le immagini della Versilia. (vp)