Telepass, il vicesindaco Matulli: "Un provvedimento necessario per una città più vivibile. Vantaggioso l'accordo con Società Autostrade"

Un provvedimento necessario per avere una città più vivibile. Il vicesindaco Giuseppe Matulli è intervenuto oggi in consiglio comunale sull'introduzione del telepass per il controllo degli accessi nella ztl."Quando si introducono nuovi provvedimenti in una materia spinosa come quella delle mobilità le polemiche sono inevitabili – esordisce il vicesindaco –. Il caso del telepass è però particolare: fino a qualche mese fa oggetto delle critiche erano i ritardi accumulati nell'attivazione del sistema, adesso invece si polemizza sulle modalità e sui costi. Comunque l'introduzione del telepass avrà una serie di benefici per l'intera collettività". Prima di tutto consentirà un diverso utilizzo degli agenti di Polizia Municipale comporterà un miglioramento del controllo all'interno della ztl ma anche nelle altre zone della città. Il personale potrà essere utilizzato anche per aumentare il numero dei vigili del quartiere, per incrementare la vigilanza in funzione anti degrado, per migliorare la vivibilità e la sicurezza della città. L'introduzione dei telepass inoltre consentirà una "ripulitura" dei permessi concessi nel corso degli anni e una migliore tutela del centro storico dall'assalto dei veicoli non autorizzati con benefici sia per la vivibilità sia per lo smog."Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una girandola di cifre – continua il vicesindaco Matulli – molto spesso inesatte e che hanno contribuito a creare confusione. Non ci sono soprusi o guadagni milionari a scapito dei cittadini. Anzi grazie a una lunga e dura trattativa con la Società Autostrade siamo riusciti a strappare condizioni molto vantaggiose. Inoltre le spese sono finanziate senza mai gravare sul bilancio del Comune. Il servizio viene infatti pagato dagli utenti che ne usufruiscono". Il vicesindaco entra quindi nel dettaglio illustrando le cifre del piano finanziario relativo all'attivazione e alla gestione del servizio. Il sistema prevede una serie di spese di impianto pari a 1.677.786,96 inclusa l'Iva e comprende: l'aggiornamento, la sostituzione delle apparecchiature obsolete o malfunzionanti, l'attrezzatura e configurazione del centro controllo presso la Società Autostrade per 188.793,60 euro; il rinnovo e integrazione delle apparecchiature informatiche della sala di controllo della Polizia Municipale, le attrezzature e il supporto per l'archiviazione dei dati per 87.604,80; l'acquisto di 31.410 telepass (dotazione da distribuire e apparecchi di scorta) per 1.401.388,56 euro. "Il telepass costerà 48 euro una tantum – spiega il vicesindaco Matulli – rispetto alla proposta iniziale di Società Autostrade che prevedeva il noleggio a 76 euro ogni quadriennio con un risparmio notevole". Per quanto riguarda le spese di gestione spalmate su quattro anni, la cifra finale, comprensiva di Iva, si attesta su 4.245.856 euro di cui 2.330.256 per il service di gestione e la manutenzione degli impianti, 1.651.440 euro per gli oneri di gestione della Firenze Parcheggi per la distribuzione degli apparecchi, infine 104.160 euro per il canone dovuto a Società Autostrade per 7mila telepass bivalenti, ovvero funzionanti sia per il pagamento del pedaggio autostradale sia per l'accesso alla ztl. "Anche su questo capitolo – aggiunge il vicesindaco Matulli – siamo riusciti a strappare alla Società Autostrade un prezzo molto favorevole: la richiesta iniziale era di 7 euro a telepass a fronte dei 3,10 che invece pagheranno i cittadini con il telepass bivalente". Alle spese di gestione si deve poi aggiungere i 40mila euro annui di oneri finanziari della Firenze Parcheggi per sostenere il pagamento rateizzato dei telepass. Un costo che secondo il vicesindaco dovrebbe ridursi notevolmente visto che la maggior parte dei cittadini ha preferito pagare in un'unica soluzione. A conti fatti, quindi, l'uscita del primo anno comprensive di spese iniziali e spese di gestione si attesta su 2.739.250,96 euro mentre sul quadriennio si arriva a 5.923.642,96 euro (Iva compresa). La stessa cifra appare nel capitolo delle entrate ed è il risultato di un finanziamento statale di 547.444 euro, dell'introito della vendita 21.650 dei telepass arriveranno 1.039.200 euro in quattro anni. E ancora 800.000 euro dai permessi provvisori superiori a tre giorni, 105.000 euro dalla vendita dei telepass bivalenti e 3.432.000 dal pagamento del service per la gestione. "Questa Amministrazione comunale è riuscita a strappare condizioni economiche migliori – ribadisce il vicesindaco Matulli – e basta vedere quanto pagano nelle altre città per rendersene conto. I residenti a Firenze pagheranno soltanto 48 euro per il telepass, mentre gli altri autorizzati dovranno aggiungere altri 65 euro per il service. A Siena invece il costo è uguale per residenti e operatori economici e varia in base al reddito andando da un minimo di 120 a un massimo di 312 euro. A Roma invece il costo è lo stesso per tutti: 320 euro. La soluzione adottata a Firenze è abbastanza equilibrata per quanto riguarda la distribuzione degli oneri. In questo modo – conclude il vicesindaco – tutti sono chiamati a dare il loro contributo per attivare un sistema che migliora il funzionamento della città". (mf)