Verdi e rappresentanti dei commercianti insieme per rilanciare il Mercato di San Lorenzo
Verdi e rappresentati dei commercianti insieme per rilanciare il Mercato di San Lorenzo. Lo hanno annunciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Palazzo Vecchio, il capogruppo dei Verdi Alessio Papini, il portavoce cittadino Gianni Varrasi, Marco Giovannoni e Riccardo Roselli, due rappresentati del Sole che Ride che sono anche esponenti delle associazioni dei commercianti e Baharam Ershadi, rappresentate degli ambulanti del Mercato di San Lorenzo.Tre le richieste: un tavolo di concertazione, che veda riuniti assessori e rappresentanti dei commercianti ambulanti, per affrontare i problemi relativi a pulizia e sicurezza; una commissione mista per programmare l'utilizzo dei fondi pubblici che arrivano dalla cosiddetta "fiscalità di scopo"; iniziative culturali che promuovano, anche in senso turistico, le realtà economiche.«Nell'antico spazio pubblico di San Lorenzo - hanno spiegato gli esponenti dei Verdi - è operante e vivace una comunità imprenditoriale particolare, quella dei venditori ambulanti. Questo gruppo sociale e lavorativo intende proporre la città alle sue istanze che hanno a che fare con il proprio lavoro e il territorio e l'ambiente in cui operano e vivono».«L'importante tradizione rappresentata dal Mercato di San Lorenzo - hanno proseguito - ed i suoi interessi concreti devono essere rivitalizzanti, chiamando i commercianti ad esserne parte importante del governo della città al di là delle classiche appartenenze politiche di destra e di sinistra. D'altra parte riteniamo esaurita la spinta alla realizzazione di ipermercati e strutture di grande distribuzione e per questo ci pare opportuna la valorizzazione del commercio piccolo e medio con particolare riguardo a quello di qualità e con riferimento alle tradizioni locali».«Lo spirito che anima - hanno sottolineato Papini e Varrasi - è quello democratico, della democrazia partecipativa, dove sempre più persone, categorie, associazioni, possano legittimamente collaborare con l'amministrazione pubblica attraverso forme di concertazione e consulenza sempre più diffuse. Per questo proporremo al sindaco l'istituzione di un vero e proprio assessorato alla "democrazia partecipativa" che nella prossima legislatura sviluppi culture, norme, pratiche, per valorizzare l'energia democratica che la nostra città produce per arricchire istituzioni e governo cittadino. Un assessorato che dovrà portare avanti anche la grande scommessa del "bilancio partecipativo"». (fn)