Parcheggi a pagamento nei pressi dei centri ospedalieri, Tondi e Tognoni (Udc): «Stop alla "tassa sul dolore"»

«Dopo la "tassa sul nonno", la sinistra di fatto ha istituito anche la "tassa sul dolore", ovvero l'imposta che i fiorentini devono pagare per parcheggiare l'auto nei pressi dei centri ospedalieri e case di cura fiorentine». E' quanto hanno dichiarato il capogruppo dell'UDC Federico Tondi e il segretario comunale Paolo Tognoni De Pugi.«Per questo - hanno aggiunto i due esponenti dell'UDC - deve essere subito ripresa la nostra discussione la nostra proposta di rendere gratuito i parcheggio per i cittadini che si devono recare presso strutture ospedaliere, mozione che, con grande imbarazzo della sinistra, è rimasta in sospeso dal 21 maggio scorso ed i cui termini sono scaduti il 5 giugno».Secondo Tondi e rognoni si tratta di un «un business immorale dalle dimensioni tutt'altro che irrilevanti: nella sola zona di Careggi, dal parcheggio che si trova presso il Cto, i 254 posti ora disponibili hanno fruttato al "Consorzio Parcheggio Careggi", dal giugno 2002 al giugno 2003 di oltre 412 mila euro mentre il parcheggio vicino a villa Monna Tessa, con 197 posti disponibili ha fruttato per la Firenze Parcheggi quasi 132 mila euro nello stesso periodo. Da Santa Maria Nuova l'incasso è stato di 68.713 euro mentre per il parcheggio del Mayer la Firenze Parcheggi ha intascato 48.190 euro».«Ma ci sono anche delle aggravanti rispetto a questo quadro di per se già abbastanza scoraggiante - hanno rilevato - la zona di Careggi è sita all'interno della zona a sosta a controllata 10 che comprende tutta una serie di parcheggi a pagamento lungo viale e Morgagni, via Alderotti e tutte le strade adiacenti il polo ospedaliero oltre a quelle di cui abbiamo riportato i guadagni, per cui l'incasso effettivo derivante dai parcheggi adiacenti a Careggi è sicuramente superiore ai dati che abbiamo riportato. La speculazione che il Comune consente di fare sul dolore dei cittadini è poi facilmente documentabile dal numero di persone che quotidianamente si reca nelle strutture di Careggi: considerando i 2.500 posti letto occupati, si prevedono due visite al giorno di una persona, o una visita da parte di due persone nei due orari di passo, che fanno già 5.000 visitatori al giorno. Oltre ai posti letto ci sono ben 150 ambulatori che richiamano circa altre 5.000 persone per analisi e terapie di ogni tipo. Un totale indicativo di 10.000 visitatori, buona parte dei quali usa il mezzo proprio, senza contare il grande insediamento universitario di viale Morgagni che attira circa 3.000 tra studenti e lavoratori. Ecco dunque che le tariffe agevolate non sono il frutto di un atto di misericordia, bensì l'opportunistico calcolo di chi sa di avere una domanda talmente elevata da poter prevedere tariffe apparentemente vantaggiose, estese, tra l'altro, solo ad una serie di strade difficilmente accessibili. Ma non solo Careggi è stata oggetto di uno sfruttamento del dolore a fini di lucro: basti pensare, infatti, che sulle 15 principali case di cura convenzionate di Firenze, ben 10 fanno parte di ZCS o in zone adiacenti ad esse, 4 sono dentro la ZTL e solo una, in zona stadio, non è stretta dalla morsa della "tassa sul dolore"». (fn)