Papini (Verdi): «La crisi dell'artigiano tradizionale non dipende dalla ztl»
Questo il testo dell'intervento del capogruppo dei Verdi Alessio Papini all'assemblea degli artigiani che si è svolta martedì scorso:«Nel corso della discussione alcuni interventi hanno messo in relazione la zona a traffico limitato stessa con la situazione di crisi che sta colpendo molte aziende artigiane. In realtà la crisi dell'artigianato tradizionale ha radici ben più profonde che risiedono nel predominio crescente delle merci di produzione industriale sui prodotti artigianali (di maggiore qualità), predominio che trova il suo caposaldo nello sviluppo preponderante della grane distribuzione. La bassa qualità delle merci comporta poi un accorciamento della vita di queste ultime - oggi, ad esempio, se un ombrello si rompe, lo buttiamo via e non lo ripariamo - e la crisi delle aziende artigiane che si occupano di riparazioni di oggetti. In definitiva si ha un potenziamento delle tendenze consumistiche.A Firenze esisteva, in via dell'Oriuolo, un famoso riparatore di bambole, noto in tutto il mondo, la cui vetrina era fotografata su riviste americane, tedesche e giapponesi. E' evidente che la chiusura di questa attività di artigianato ad alto contenuto qualitativo è dovuta alla fine del commercio e della produzione delle bambole tradizionali e all'introduzione delle bambole di plastica usa e getta.Ben più importante, sul piano quantitativo, la crisi delle sartorie, dei calzolai, delle camicerie anche questi colpiti non certo dalla ztl, ma dall'introduzione dell'abbigliamento di produzione industriale di misure standardizzate, e quindi qualitativamente inferiore, a basso costo. Beffardo il fatto che i costi siano poi risaliti con l'introduzione dei marchi e delle pubblicità, senza recuperare i capi su misura.Fatto sta che la crisi dell'artigianato ha dimostrato di non essere legata alla zona a traffico limitato, ma ha colpito tutta la città e, direi, tutto il mondo industrializzato. Sorprendentemente, anzi, un presidio ancora importante dell'artigianato tradizionale si è mantenuta proprio all'interno della ztl, mentre le aziende di artigianato tradizionale sono sparite completamente dalle periferie dove l'accesso e il parcheggio di auto sono liberi.La conclusione può essere solo che avvantaggiare l'uso dell'auto per gli acquisti significa avvantaggiare la grande distribuzione, mentre la ztl e zone pedonali hanno avuto ed hanno la funzione non di danneggiare, ma di preservare le attività dell'artigianato tradizionale e del piccolo commercio.E' come se i cittadini stessi considerassero un valore aggiunto poter acquistare senza l'assillo del traffico e a questo valore aggiunto collegassero giustamente la presenza di artigiani e commercianti».(fn)