Porte telematiche, Forza Italia «La sinistra cerca di salvare la faccia davanti ai residenti correndo a pagare il telepass»
«Quella delle porte telematiche è una iniziativa sbagliata e il telepass è uno strumento obsoleto e macchinoso da gestire». Lo hanno dichiarato i consiglieri di Forza Italia.«Se in quattro anni di governo la giunta Domenici e le sue partecipate sono riuscite a sperperare ingenti quantità di denaro pubblico - hanno aggiunto - ed hanno bisogno, per andare avanti, persino della beneficenza allora siamo disposti a pagare anche il telepass. Vorremmo comunque ricordare che l'autorizzazione a entrare nel centro storico ai consiglieri comunali è stata già data il 13 giugno del 1999, con la loro elezione. E la normativa sottolinea che nessun ostacolo può essere loro frapposto per l'esercizio delle loro funzioni. La scelta delle forze politiche di sinistra di pagare il balzello del telepass, nascondendosi dietro la nobile giustificazione di non sentirsi superiori ai residenti, entra in contraddizione con la loro assenza dal dibattito politico in consiglio comunale dal momento che mai hanno osato prendere le distanze dall'amministrazione chiedendo la revisione o la cancellazione degli oneri del telepass a favore dei residenti e dei lavoratori ».«Anche i residenti non dovrebbero pagare - hanno proseguito i consiglieri di Forza Italia - il loro diritto a entrare gratuitamente nella zona a traffico limitato deriva dal semplice fatto che lì ci abitano. E così non dovrebbero pagare, per esempio, neppure i tassisti, i medici, gli agenti di commercio, gli artigiani e tutti quei professionisti fiorentini che esercitano la loro attività all'interno della ztl, oggi sottoposti al balzello più esoso d'Italia. Il telepass è uno strumento buono solo per le casse di Firenze parcheggi e Autostrade spa: c'erano sistemi alternativi per la lettura delle targhe che non avrebbero comportato oneri per i fiorentini. Perché non si sono scelti questi strumenti? E i magistrati, i parlamentari, gli assessori, i consiglieri regionali e provinciali faranno anche loro beneficenza?». (fn)