Porte telematiche, Checcucci (AN): "I consiglieri non sono dei privilegiati, l'annuncio di Caffaz sul pagamento del Telepass è ovvio"

"Ci meraviglia che il capo gruppo Ds Ugo Caffaz, rappresentante autorevole della maggioranza che governa tutti i fiorentini, veicoli una dichiarazione che è l'esaltazione dell'ovvietà, perché parte dall'assunto che i consiglieri non avrebbero dovuto pagare il telepass, come se la Giunta, l'Amministrazione comunale avesse immaginato di creare una piccola e ristretta casta di privilegiati". Così la consigliera comunale di Alleanza Nazionale, Gaia Checcucci, replica al capo gruppo di maggioranza Ugo Caffaz in merito all'annuncio sul pagamento, da parte dei consiglieri diessini, dell'acquisto del telepass e del canone di servizio annuale."Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali un esponente politico non avrebbe dovuto pagare il telepass - sottolinea la Checcucci - . Piuttosto l'insanabile rammarico è dato dal fatto che Caffaz e tutta la maggioranza che sostiene questa giunta avrebbe dovuto impegnarsi affinché l'annosa vicenda "porte telematiche" e costi dei telepass, non si riversassero sui fiorentini con costi esosi e modalità cervellotiche".Secondo la Checcucci, infatti, "le porte telematiche e il conseguente apparato burocratico messo in essere da questa Amministrazione ad esclusivo vantaggio della Firenze Parcheggi, avrebbe potuto essere evitato semplicemente con una gestione meno ‘allegra e spensierata' e più indirizzata a risolvere i problemi, invece che a crearli"."L'ennesimo inutile balzello - conclude Checcucci - andrà ad incidere direttamente sulle tasche dei cittadini e contribuirà ancora di più ad impoverire il commercio fiorentino in una zona sempre più controllata ed inavvicinabile. Se, poi, l'intento era distrarre l'opinione pubblica dai veri problemi che da due anni denunciamo, l'obiettivo è miseramente fallito". (vp)