Formigli e Barbaro (Ds): "Piano parcheggi: un ampio ventaglio di proposte che comprenda i parcheggi scambiatori"

"Riteniamo positivo il fatto che la Firenze Parcheggi avanzi ipotesi concrete per nuovi parcheggi, da realizzare grazie alle risorse derivanti dalla regolamentazione della sosta di superficie. In ogni caso le ipotesi avanzate dovranno essere oggetto di una discussione approfondita e, comunque, a nostro avviso la priorità assoluta resta la realizzazione di parcheggi scambiatori". E' quanto sostengono i consiglieri comunali dei Ds Alberto Formigli e Antongiulio Barbaro, alla luce delle notizie sulle nuove localizzazioni per alcuni parcheggi, sottolineando l'importanza di valutare in modo serio "l'impatto idrogeologico, la destinazione (per residenti e/o a rotazione), le tariffe, la tempistica di realizzazione e le altre misure e provvedimenti (eventualmente anche normativi, in sede di norme tecniche del Piano regolatore e del Piano urbano del traffico) che consentano di liberare le zone circostanti dalla sosta di superficie e di drenare il traffico pendolare ai margini della città"."Ricordato che il primo Piano parcheggi (la cui approvazione è di competenza del Consiglio comunale) risale al 1989 e che è stato sottoposto a ben sette revisioni nei dieci anni successivi - aggiungono Formigli e Barbaro - occorre interrogarsi sui motivi che ne hanno resa difficile l'attuazione, tanto che il 9 giugno scorso il Consiglio ne ha approvato la sospensione per la parte relativa ai 22 parcheggi pertinenziali (per residenti), visto che solo uno (piazza Savonarola) è stato realizzato"."Sul fronte dei parcheggi pubblici, dato che le proposte fin qui note si limitano ad un'ulteriore dotazione per il centro storico (di cui occorre verificare la congruità), la priorità assoluta rimane - sottolineano i consiglieri diessini - la messa in esercizio dei parcheggi scambiatori ai margini dell'abitato della città, ivi compresa l'attivazione di specifici e adeguati servizi di trasporto pubblico (frequenti, diretti e con un titolo di viaggio ridotto che includa il costo della sosta) verso il centro storico e i principali nodi di interscambio modale. Per questo sarebbe equo e politicamente comprensibile utilizzare parte delle risorse derivanti dalla regolamentazione della sosta di superficie".Per quanto riguarda la sosta per i residenti Formigli e Barbaro insistono sulla necessità di "realizzare spazi, interrati o silos fuori terra, che consentano di liberare le piazze e le strade della città dalla sosta di superficie, riqualificando lo spazio urbano e rendendolo più fruibile per i soggetti ‘deboli' (anziani, bambini, disabili) e per i tanti cittadini che non possiedono un'auto (secondo i dati della Regione Toscana oltre il 70% degli ultrasessantenni soli non possiedono auto)".Come raggiungere questi scopi? Formigli e Barbaro ribadiscono che la strada resta quella di "una politica coordinata di prezzi e tariffe per i parcheggi per residenti e di riqualificazione dello spazio urbano, che sottragga posto alla sosta di superficie. Altrimenti - concludono - si rischia solo di aumentare i volumi disponibili, favorendo l'ulteriore incremento dei veicoli pro capite: a Firenze sono attualmente immatricolate oltre 222 mila autovetture, una ogni abitante e mezzo, una proporzione che non ha riscontri in Europa". (vp)