Domenichetti (Ds): "La prevenzione dell'emergenza anziani passa dal maggiore coordinamento della rete dei servizi già esistente"
Usare la rete di servizi agli anziani che è già presente sul territorio fiorentino per prevenire l'emergenza causata dal caldo e le situazioni di disagio. E' quanto propone il vicecapogruppo dei Ds in consiglio comunale Sandro Domenichetti sottolineando che "grazie a una rete di servizi diffusa così capillarmente è possibile conoscere tempestivamente tutte le situazioni a rischio: si conoscono gli indirizzi di tutti gli anziani fiorentini, ognuno di questi ha un medico di famiglia, ha vicino un'associazione di volontariato, il servizio sociale del Comune e un distretto sanitario dell'Asl"."Il medico responsabile del distretto, insieme ai medici di famiglia, evidenzi gli anziani a rischio sanitario (cardiopatici, oncologici, diabetici, ipertesi ecc.) - spiega Domenichetti - le assistenti sociali segnalino quelli che si trovano in condizioni in fragilità sociale (soli, in case malsane, poveri ecc..) e su ognuna di queste situazioni si attivi anche l'azione del volontariato e quella delle reti di solidarietà dei quartieri, sia per intervenire direttamente che per portare tempestivamente l'anziano in luoghidove possa essere assistito"."Spero che il Comune di Firenze, insieme alle strutture sanitarie, già da settembre lavori a creare tale organizzazione pronta a rispondere a questo nuovo fenomeno" osserva Domenichetti precisando che "le risposte a questa emergenza sono ad oggi sconfortanti: l'ineffabile ministro Sirchia è passato da accusare l'organizzazione dei comuni e delle regioni a richiedere l'impiego della protezione civile"."I Comuni, in prima linea nell'affrontare questa problematica e davvero con scarsità di risorse, appaiono sorpresi dagli eventi - aggiunge Domenichetti - . In tutte le situazioni di emergenza è necessario conoscere il fenomeno, le sue ragioni, e prendere provvedimenti efficaci nell'immediato e validi per evitare l'emergenza per il futuro. Per questo la collaborazione e il coordinamento tra le varie realtà che operano con gli anziani può svolgere un'importante azione di prevenzione"."A Firenze questa estate ha drammatizzato due elementi già noti: il cambiamento climatico, che aumenta lo stress di regolazione del nostro organismo, e la dimensione demografica degli anziani soli - conclude Domenichetti - . In città ci sono 29 mila persone oltre i 65 anni che sono sole, di queste 18 mila, sono oltre i 75 anni e 10 mila oltre gli 80 anni. Gran parte delle morti di anziani per il caldo avviene per fenomeni di disidratazione che scompensano l'attività cardiaca: se è vero che la cura è acqua, adeguata alimentazione e abbassamento della temperatura in casa, gli interventi da fare sono relativamente semplici". (vp)