Pieri (FI): «Al bando le polemiche ideologiche, l'importante è salvare il calcio»

«Il calcio è un bene di tutti, le polemiche ideologiche sono un modo patetico e moralista per affrontare i problemi, cioè sono un modo per lasciarli come sono. Ho semplicemente detto che la Fiorentina ha pagato duramente e che ora bisogna usare il pugno di ferro nei confronti di chi non ha rispettato le regole. Vorrei che si commentasse se questa richiesta è legittima oppure no, il resto è inutile». Questo il commento del consigliere di Forza Italia Massimo Pieri.«A quanti sono così indignati per il provvedimento varato dal Parlamento, il cosiddetto decreto "spalma debiti" - ha aggiunto Pieri - vorrei ricordare che proprio il diessino Walter Veltroni, allora vicepresidente del consiglio con delega allo sport, varò una legge che, in pratica, diminuiva i poteri della Covisoc, la commissione di vigilanza sui bilanci della Federcalcio, nel controllo degli equilibri contabili delle società calcistiche. Da quel momento ci dovevano pensare solo la Consob o il tribunale mentre alla Covisoc rimaneva solo il compito di dire di sì o no all'iscrizione per il campionati. E così sui conti delle società, Fiorentina compresa, nessuno ha più messo il naso per anni».«Stando così le cose - ha concluso l'esponente di Forza Italia - è più grave cercare di salvare centinaia di società calcistiche da una fine sicura o aver chiuso gli occhi per anni? Certo, questo provvedimento non è il massimo. Resta il fatto che era l'unica misura possibile per impedire il tracollo dello sport più amato dagli italiani. Se veramente vogliamo fuggire da sterili polemiche ideologiche allora cerchiamo di avanzare proposte serie e concrete per migliorarlo: come ho già detto possono essere introdotte nuove regole e sanzioni per chi non è in regola nei confronti dello stato per Irpef e contributi previdenziali». (fn)