Porte telematiche, Checcucci (AN): «Si rischia il caos. L'unica certezza è un balzello in più per i cittadini»
«Cosa ha chiesto il Comune al Ministero delle infrastrutture nella richiesta di autorizzazione, prevista dalla legge, all'installazione ed all'esercizio delle porte telematiche?». E' quanto chiede di sapere, in una interrogazione, la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Questa richiesta, in base alla quale l'amministrazione ha ottenuto l'autorizzazione - ha spiegato la Checcucci - deve contenere gli obiettivi e le modalità di utilizzazione degli impianti. Al momento non conosciamo le modalità di utilizzo ovvero il "disciplinare" che dovrebbe regolare gli accessi. E' però ormai una certezza che il Comune ancora non abbia ben presente quali saranno le difficoltà gestionali di un sistema che, come abbiamo denunciato tante volte da due anni a questa parte, non solo è oneroso ma anche macchinoso e per niente snello. L'unico concetto che l'amministrazione sembra in grado di confermare senza esitazioni è che il telepass costerà 48 euro e 65 di " servizio". Su questa nuova tassa la giunta conferma senza esitazioni che i prezzi saranno quelli, bypassando lo stesso consiglio comunale che ha chiesto invece di rivedere questo esoso balzello».«Oltre a dover pagare un telepass che in autostrada forniscono gratuitamente - ha aggiunto - non si comprende a che cosa debbano essere imputati i 65 euro annuali di servizio che verranno incassati anche da Firenze Parcheggi che al suo interno è partecipata da società Autostrade: certo, il sistema ha bisogno di manutenzione ma 65 euro ci sembrano un po' troppi. Ci saranno difficoltà oggettive per tutte le categorie e la ragionevole certezza di un esborso economico per creare un sistema che sia in grado di scaricare le targhe degli aventi diritto».«Quali cittadini pagheranno e quanto pagheranno l'amministrazione ha tentato di dirlo - ha concluso la consigliera di Alleanza Nazionale - ma è difficile comprendere chi non ha le idee chiare perché non ha pensato e non ha definito, in realtà, tutti i possibili casi che verranno a presentarsi. Ad esempio come entreranno coloro che devono recarsi alle autorimesse situate nel4centro o alle autofficine del centro? Come potranno i non residenti raggiungere gli alberghi e che cosa dovranno esibire per entrare? Ci sarà un permesso speciale e rilasciato da chi? E coloro che devono recarsi nelle botteghe artigiane situate nel centro avranno un permesso "volante" o che cosa? E questo permesso a chi verrà esibito? Appare poi inaccettabile, se confermato, che solo i portatori di handicap residenti non paghino il telepass. Per deduzione dovrebbero infatti pagare gli handicappati non residenti che però vengono a lavorare a Firenze, ed il lavoro non è sempre una scelta ma spesso una necessità. Mi auguro che vi sia un'incomprensione su questa distinzione perché sarebbe a dir poco paradossale che vi siano differenze fra portatori di handicap a seconda della residenza. E' infine paradossale proprio il fatto che un cittadino debba pagare un telepass per entrare a Firenze, quando quello stesso telepass gli viene regalato da società Autostrade se lo acquista per la macchina. Ma qual è la differenza di tecnologia che giustifica la differenza fra 0 e quasi 73 euro? Forse solo che al primo anno di gestione l'investimento viene pressoché ripagato». (fn)