Nel quartiere 2 riaprirà il Teatro 13: lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza per 360mila euro

Il Teatro 13 tornerà a nuova vita con una serie di interventi di adeguamento che consentiranno di ottenere l'agibilità e che saranno finanziati con 360.000 euro. I lavori dureranno circa otto mesi e, una volta ultimati, permetteranno di avere un nuovo spazio per l'attività teatrale, situato in via Cocchi, all'interno dell'ex Istituto nazionale dei ciechi, con 150 posti a sedere, compresi 2 posti per disabili su sedie a ruote."Riaprire un teatro a Firenze è un evento perché abbiamo passato anni in cui in città i teatri venivano chiusi - spiega l'assessore alla cultura Simone Siliani - . Tra circa otto mesi Firenze avrà un nuovo spazio teatrale che è importante anche perché non collocato nel centro storico. Il Teatro 13 è un vero e proprio gioiello in quanto rappresenta una delle poche testimonianze di art decò. Il nostro obiettivo è di utilizzare al massimo questo spazio sia per il cartellone ordinario, a cui stiamo pensando insieme al Quartiere 2, sia per ospitare le attività culturali del quartiere".L'intervento, che porterà alla riapertura del teatro nella prossima primavera, consentirà di mettere a norma il locale senza intaccare gli interni decorati della struttura e senza sottrarre spazio alle diverse attività ospitate nell'immobile. "La soluzione che è stata trovata ha salvaguardato le esigenze delle diverse e importanti attività presenti - spiega l'assessore Siliani - non si è sacrificata nessuna delle funzioni che qui trovano spazio e al tempo stesso si giungerà alla messa a norma del teatro con la realizzazione delle uscite di sicurezza e dell'impianto antifumo, insieme alla sistemazione dei bagni e dei camerini".I lavori consisteranno, appunto, nella realizzazione di uscite di sicurezza applicando adeguate porte tagliafuoco, cassette antincendio, canne fumarie ed evacuatori di fumo e calore. Si procederà poi alla demolizione e ricostruzione di percorsi dove fare defluire gli spettatori dal teatro, sarà realizzata una passerella in metallo sui percorsi di uscita. Saranno rinnovati i bagni e l'aspetto complessivo dell'immobile migliorerà con la rimozione delle vecchie tinteggiature, l'imbiancatura e la patinatura dei vari locali interessati dall'intervento, la realizzazione di nuovi pavimenti e rivestimenti e la modifica di porte e finestre sul percorso di uscita dal teatro.I camerini saranno realizzati suddividendo la sala attigua al cortile retro palcoscenico, dopo aver ricavato il corridoio di uscita di sicurezza per il pubblico. La zona dove sono ubicati attualmente i servizi igienici per il pubblico sarà ristrutturata per creare l'accesso ai camerini dal cortile e i servizi igienici per gli artisti. I servizi igienici per il pubblico saranno invece realizzati utilizzando parte della stanza a destra del corridoio, uscendo dalla sala del Teatro. (vp)In allegato la scheda con i cenni storici sul Teatro 13Cenni storici sul Teatro 13Il Teatro 13, spazio teatrale inserito nel complesso dell'ex Istituto Nazionale dei Ciechi Vittorio Emanuele II di via Cocchi, progettato nel 1928 da Mario Malavolti, fu inaugurato il 13 dicembre 1931, in occasione del quarto Congresso Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi. La realizzazione del complesso, promossa e sostenuta da Aurelio Nicolodi, ufficiale trentino che aveva perso la vista nella guerra 1915-18, dedicando poi la vita alla causa dei non vedenti, avvenne su un lotto di terreno di 25.000 metri quadri ceduto dal Comune e compreso fra il viale Volta e via Valdesi.La tipologia architettonica dell'edificio rispecchia in pieno l'orientamento architettonico del periodo, le nuove esperienze europee, quali il "Decò", venivano adottate essenzialmente per la decorazione interna, mentre le varie progettazioni avvenivano secondo i consueti canoni neocinquecenteschi e neoclassici. Anche l'Istituto Nazionale dei Ciechi, progettato nel 1928, conserva all'esterno i caratteri dell'architettura tardo rinascimentale e neoclassica, con archi a tutto sesto, timpani spezzati, lesene e mensole. Nel corso degli anni l'edificio è stato oggetto di vari interventi di ampliamento e sistemazione fino ad arrivare alla situazione dei nostri giorni, caratterizzata dalla presenza di più utenze con esigenze diversificate. L'inasprirsi della normativa e piccole modifiche nell'organizzazione planimetrica dell'intero complesso (che hanno sottratto al teatro l'obbligatoria uscita di sicurezza sull'esterno), hanno ultimamente limitato le possibilità di uso della struttura. In particolare l'attività teatrale, in questi ultimi anni, ha dovuto fare i conti con vincoli molto precisi, rappresentati dalle norme in materia di agibilità e sicurezza per i luoghi di pubblico spettacolo. Ora con l'avvio dei lavori di adeguamento sarà possibile tornare a utilizzare questo spazio per le attività teatrali.